80 CONDIVISIONI

Taylor Swift contro Apple Music: “Non paga gli artisti per 3 mesi, danno incalcolabile”

La stella del pop annuncia che il suo album “1989” non sarà disponibile sul nuovo streaming di Apple. Una vera e propria presa di posizione contro il colosso tecnologico, colpevole di non corrispondere ad artisti e produttori i diritti d’autore sui brani, durante il periodo di prova gratuita del servizio. “Non sono lagne di una bambina. Non parlo per me, ma per gli artisti emergenti: non si può chiedere loro di lavorare per tre mesi senza essere pagati. Noi non vi chiediamo l’iPhone gratis”.
A cura di Valeria Morini
80 CONDIVISIONI
Immagine

Taylor Swift dichiara ufficialmente guerra a Apple Music, il nuovo servizio streaming dell'azienda fondata da Steve Jobs. Ormai potentissima star del pop americano, la Swift ha annunciato che il suo ultimo album, "1989", non potrà essere acquistato su Apple Music. Il motivo, che lei stessa ha spiegato in un lungo post sulla sua pagina Tumblr, è da ricondursi alla scelta dell'azienda, da lei ritenuta "sconvolgente," di offrire tre mesi di prova gratuita a chiunque si iscriva al servizio. In quel periodo, autori, artisti e produttori non percerpiranno un centesimo di diritti. Ecco il testo della lettera aperta della cantante, che giunge a pochi mesi di distanza dalla sua presa di posizione contro Spotify:

Scrivo questa lettera per spiegare perché non permetterò che il mio album, del 1989, venga venduto nel nuovo servizio di streaming Apple Music. Sento che la mia decisione merita una spiegazione, perché Apple è stata e continuerà ad essere per me uno dei migliori partner per vendere musica e per comunicare con i miei fan. Rispetto la società e le menti davvero geniali che hanno creato un sistema basato sull'innovazione. Come certamente saprete, Apple Music offrirà 3 mesi gratis di prova a chi si iscrive al servizio. Ma forse non sapete che, per quei tre mesi,  Apple Music non pagherà autori, produttori e artisti.  Trovo che sia una cosa sconvolgente, deludente, e completamente lontana da tutto ciò che questa azienda storicamente progressista e generosa ha fatto finora.

Taylor Swift in difesa degli artisti emergenti

La Swift non parla tanto per se stessa, ma in nome dei giovani artisti:

Non riguarda me. Per fortuna io sono al mio quinto album e sono in grado di sostenere me stessa, la mia band, la crew e tutto il management grazie agli spettacoli dal vivo. Riguarda i giovani artisti o quelle band emergenti che pubblicano il loro primi singoli e non riceveranno compensi. Riguarda il giovane cantautore alla sua prima incisione che aspetta le royalty per pagare i debiti. Riguarda il produttore che lavora instancabilmente per innovare e creare, proprio come fanno gli innovatori di Apple… ma non sarà pagato per un quarto di un anno.

"Tutti hanno paura di parlare perché Apple è intoccabile"

Secondo Apple, i mancati guadagni dei primi tre mesi saranno comunque compensati dagli introiti successivi, che dovrebbero essere in percentuale più alta rispetto ai proventi medi del settore. In ogni caso, Taylor si è apertamente schierata contro il colosso tecnologico. La seguiranno altri in questa battaglia?

Queste non sono le lamentele di una bambina viziato e petulante. Sono l'eco di ciò che prova ogni artista, autore e produttore del mio ambiente, che però hanno paura di parlare pubblicamente perché dobbiamo per forza ammiriare e rispettare Apple. Noi, semplicemente, non rispettiamo questa specifica scelta. (…) Tre mesi senza essere pagati sono un tempo troppo lungo, ed è ingiusto chiedere a chiunque di lavorare gratis. (…) Mi rivolgo ad Apple con tutto il rispetto: non è troppo tardi per cambiare questa politica che colpirà profondamente il mondo della musica. Noi non vi chiediamo di avere l'iPhone gratis. Per favore, voi non chiedete a noi di darvi la nostra musica senza essere pagati.

80 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views