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Significato e testo de La crociata dei bambini, Vinicio Capossela per le vittime della guerra ucraina

Vinicio Capossela pubblica La crociata dei bambini, una canzone sui bimbi vittime della guerra ispirata a Bertold Brecht.
A cura di Redazione Music
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Vinicio Capossela sceglie l'anniversario del primo anno dello scoppio della guerra in Ucraina per pubblicare la canzone "La crociata dei bambini", un brano di piano e archi che riprendendo il poema di Bertolt Brecht "La crociata dei ragazzi" riflette sul conflitto che da 12 mesi vede gli ucraini difendersi dall'aggressione russa. La musica come mezzo per affrontare "la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo ‘culturale’". Ma "La crociata dei bambini" è solo un tassello di un progetto più ampio che è l'album di Capossela, che arriverà in questo 2023.

Testo de La crociata dei bambini

Partirono all’alba
in crociata i bambini
Le facce gelate, chi li troverà?
Partirono in fila,
Sepolti di neve
I soli scampati alle bombe
ed ai soldati

Volevan fuggire dagli occhi la guerra,
volevan fuggirla per cielo e per terra
un piccolo capo, la pena nel cuore,
provava a guidarli
e la strada
non sapeva trovare.

Una bambina di undici,
ad una di quattro, come una mamma
portava per mano
ed un piccolo musico, col suo tamburo,
batteva sordo, al timore
di farsi trovare

E poi c’era un cane, ma morto di fame
che per compassione nessuno ammazzò,
e si faceva scuola
tutti alla pari
sillabavan maestri e scolari
P. A. C. E

C’era Fede e Speranza
ma né pane, né carne
non chiamate ladro chi deve rubare,
per dare alle bocche, di cosa mangiare
farina ci vuole
e non solo bontà

Si persero in tondo, nel freddo di neve
nessuno più vivi li poté trovare,
soltanto il cielo, li vede vagare
nel cerchio
dei senza meta
dei senza patria

E cercano insieme una terra di pace
non come quella che hanno lasciato,
senza fuoco e rovina di Colosseo
ed immenso dietro di loro…
diventa il corteo

Il cane nel bosco
fu trovato una sera
al collo portava un cartello con scritto:
qualcuno ci aiuti, abbiam perso la strada
seguite il cane,
e vi prego,
non gli sparate

La scritta infantile, trovò un contadino
ma non la mano che la tracciò
un anno è passato, e nessuno è venuto
il cane soltanto è restato
a morire di fame

Il cane soltanto è restato
e si muore di fame

Il significato de La crociata dei bambini di Capossela

Un poema in musica che dalla Polonia del 1939, quando la ambientò Brecht arriva direttamente all'Ucraina del 2022. Protagonisti sempre i bambini, vittime inconsapevoli e deboli delle guerre: in questa canzone Capossela descrive questi bambini "in fila, sepolti di neve, i soli scampati alle bombe ed ai soldati", partiti per sfuggire alla guerra e presto invischiati nelle difficoltà enormi di questa situazione. È difficile trovare una via verso la salvezza quando si è piccoli e intorno a te è guerra, difficile trovare una bussola e un po' di pane. Con loro, durante il viaggio un cane, qualcuno a cui affidare un messaggio di aiuto, messaggio che cadrà nel vuoto: "Il cane nel bosco fu trovato una sera al collo portava un cartello con scritto: qualcuno ci aiuti, abbiam perso la strada seguite il cane, e vi prego, non gli sparate".

Il video del singolo di Capossela

Un messaggio antimilitarista, quello di Capossela, accompagnato da un poetico lyric video realizzato dal noto disegnatore Stefano Ricci, con la collaborazione di Ahmed Ben Nessib, utilizzando la tecnica del gesso bianco su carta nera, costuituito da 4705 immagini, fotografate una per una, senza alcun ausilio di tecniche di animazione digitale.

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