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Il testo e il significato segreto di Bohemian Rhapsody, la canzone di Freddie Mercury tra mito e mistero

“Bohemian Rhapsody” è una delle canzoni più note dei Queen e della musica mondiale. Dietro a una canzone che affronta diversi registri si cela anche il mistero, che Freddie Mercury non ha voluto mai svelare, del significato del testo.
A cura di Francesco Raiola
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Chissà se uscisse oggi quale sarebbe la sorte di un pezzo come ‘Bohemian Rhapsody', uno dei brano più amati dei Queen nonché uno dei più misteriosi della musica mondiale visto che il significato non è mai stato svelato dalla band. Pubblicata nel 1975 e contenuta nell'album ‘A Night At The Opera', questa canzone resta uno dei punti più alti della carriera della band guidata da Freddie Mercury e uno dei pezzi più amati e conosciuti al mondo. Ma resta anche un piccolo mistero, perché se è vero che il gioco del ‘Chissà come sarebbe accolta oggi' può valere per tutto, è vero anche che il pezzo ha una struttura che va contro tutto quello che oggi possiamo pensare come commerciale. Non c'è un ritornello, ad esempio, e la struttura subisce continui cambiamenti, passando dalla ballad all'hard rock fino all'Opera.

Il significato di Bohemian Rhapsody: la spiegazione non data di Mercury

La canzone ha sempre esercitato un fascino enorme sia per la struttura, appunto, che per il mistero che si cela dietro il testo. Le interpretazioni che, negli anni, hanno accompagnato una delle canzoni più enigmatiche di Freddie Mercury sono tantissime e vanno dal letterale – non proprio la più accreditata – a quella che ci vede nascosta la sua prima ammissione pubblica della propria omosessualità. Era la metà degli anni '70, appunto, e il cantante, che ancora non immaginava la malattia che lo avrebbe colpito e portato alla morte il 24 novembre del 1991. Il protagonista della canzone ha commesso un reato ("Mama just killed a man") e da questo si sviluppa tutto il monologo che passa per la paura della morte e la voglia di non essere mai nato ("I don't want to die, I sometimes wish I'd never been born at all"), ma il tutto può essere anche visto come, appunto, un riferimento all'omosessualità con l'uomo ucciso a rappresentare lo stesso Mercury, che all'epoca usciva dalla storia con Mary Austin, che gli rimase amica tutta la vita e a cui lasciò la sua eredità.

Il testo di Bohemian Rapsody

Is this the real life? Is this just fantasy?
Caught in a landslide, no escape from reality
Open your eyes, look up to the skies and see
I'm just a poor boy, I need no sympathy
Because I'm easy come, easy go, little high, little low
Any way the wind blows doesn't really matter to me, to meMama, just killed a man
Put a gun against his head, pulled my trigger, now he's dead
Mama, life had just begun
But now I've gone and thrown it all away
Mama, ooh, didn't mean to make you cry
If I'm not back again this time tomorrow
Carry on, carry on as if nothing really mattersToo late, my time has come
Sends shivers down my spine, body's aching all the time
Goodbye, everybody, I've got to go
Gotta leave you all behind and face the truth
Mama, ooh (any way the wind blows)
I don't wanna die
I sometimes wish I'd never been born at allI see a little silhouetto of a man
Scaramouche, Scaramouche, will you do the Fandango?
Thunderbolt and lightning, very, very frightening me
(Galileo) Galileo, (Galileo) Galileo, Galileo Figaro, magnifico
But I'm just a poor boy, nobody loves me
He's just a poor boy from a poor family
Spare him his life from this monstrosityEasy come, easy go, will you let me go?
بِسْمِ ٱللَّٰهِ
No, we will not let you go (let him go)
بِسْمِ ٱللَّٰهِ
We will not let you go (let him go)
بِسْمِ ٱللَّٰهِ
We will not let you go (let me go)
Will not let you go (let me go)
Never, never, never, never let me go
No, no, no, no, no, no, noOh, mamma mia, mamma mia
Mamma mia, let me go
Beelzebub has a devil put aside for me, for me, for meSo you think you can stone me and spit in my eye?
So you think you can love me and leave me to die?
Oh, baby, can't do this to me, baby
Just gotta get out, just gotta get right outta hereOoh
Ooh, yeah, ooh, yeahNothing really matters, anyone can see
Nothing really matters
Nothing really matters to me

Ha messo molto di sé in Bohemian Rhapsody

Il cantante non ne ha mai voluto spiegare il vero significato, lasciando libertà a chi l'ascoltava di leggerci quello che voleva, né gli altri del gruppo si sono mai esposti, anche perché nel pezzo c'è molta della vita del cantante – come i riferimenti ad Allah (il cantante crebbe in una famiglia che professava lo Zoroastrismo). Lo spiegò anche Brian May quando disse:

Freddie era una persona molto complessa: frivolo e divertente in apparenza ma nascondeva insicurezze e problemi quando doveva fare i conti con la sua infanzia. Non ha mai spiegato il testo, ma credo che abbia messo molto di sé dentro.

Il successo in classifica

Bohemian Rhapsody è considerata una delle migliori canzoni della Storia, come segnalato da Rolling Stone, ma anche la migliore della Storia inglese. Ovviamente le classifiche senza dati lasciano il tempo che trovano, ma quel che è certo è il successo commerciale del brano che rimase in testa alle classifiche inglesi per 9 settimane nel 1975 (il caso volle che a rimpiazzarla fosse ‘Mamma mia' degli Abba, l'espressione che Mercury canta proprio nella canzone), riuscendo a ritornarci nelle ultime settimane del 1991, poco dopo la morte di Mercury. Pochi mesi dopo, invece, la canzone fece capolino nelle classifiche americane grazie all'uscita del ‘Live at Wembley Stadium', rimanendo in classifica 41 settimane.

La prima volta suonata live

Il 24 dicembre 1975 la band tenne un concerto leggendario all'Hammersmith Odeon di Londra che fu mandato in diretta dalla BBC. Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon tennero un vero e proprio spettacolo, suonando 15 brani dei loro precedenti 4 album e 4 cover. Fu la tappa finale del tour ‘A Night at the Opera' e fu quello in cui per la prima volta eseguirono dal vivo Bohemian Rhapsody, anche se non per intero:

Non avevamo mai suonato ‘Bohemian Rhapsody' per intero – ha detto Brian May a Rolling Stone – perché la parte centrale è un piccolo lavoro d'arte, è qualcosa che è inciso su tela e non è realmente possibile riprodurlo. O, comunque, preferivamo non cercare di ricreare la parte di Opera. È una scelta che abbiamo deciso fin dall'inizio. Abbiamo pensato: ‘Non vogliamo stare là a cercare di riprodurre 140 voci in studio'. Non puoi pretendere di farlo sul palco.

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