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Primi nomi col botto per il Siren Festival: Baustelle, Apparat, Arab Strap, Trentemøller

Il Siren Festival di Vasto ha annunciato i primi nomi, variando soprattutto tra pop ed elettronica con nomi del calibro di Baustelle, Arab Strap, Allah-Las, Apparat e Trentemøller.
A cura di Redazione Music
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Particolare dell'artwork del Siren, ideato da Gianni Puri
Particolare dell'artwork del Siren, ideato da Gianni Puri

Nel mare magnum di concerti, festival e rassegne estive, da quattro anni si erge tra quelli più attesi il Siren festival, la rassegna pensata dal romano Pietro Fuccio e dall'americano Louis Avrami che anche quest'anno porteranno a Vasto, in provincia di Chieti, tantissimi nomi nazionali e internazionali che si alterneranno sui palchi della città abruzzese dal 27 al 30 luglio. Oggi la direzione del Festival ha annunciato i primi nomi della quarta edizione e ha reso note le prime informazione sull'acquisto dei biglietti: "Da giovedì 6 aprile, infatti, saranno disponibili su www.sirenfest.com gli abbonamenti early bird per la manifestazione al costo di 50 euro più diritti di prevendita".

E i nomi annunciati sono molto variegati, unendo pop, psichedelia, elettronica e alternando live set a dj set. I protagonisti, almeno per adesso saranno gli Allah-Las il quartetto, composto da Miles Michaud, Pedrum Siadatian, Spencer Dunham e Matthew Correia che porteranno il pubblico del Siren negli anni '60, sonorità che ripercorrono nel loro ultimo album "Calico Review", dove uniscono pop e psichedelia.  Poi sarà la volta di Sasha Ring, alias Apparat, nome con cui il musicista tedesco si è affermato come uno dei giganti dell'elettronica mondiale, come solista o con i Moderat (assieme ai Modeselektor), ma che ha spaziato molto nei generi, passando per le colonne sonore (ha vinto un Premio Piccioni al festival del Cinema di Venezia per la colonna sonora del film "Il giovane favoloso"), che terrà un dj set in cui si mescoleranno sonorità moderne a "gemme old school, schegge acid, lunghe escursioni techno oscure ed inquietanti arrivando però a contaminarsi con le frequenze basse e le ritmiche spezzate più contemporanee".

Dalla Scozia arrivano gli Arab Strap, formazione simbolo del pop d'Oltremanica, la band capitanata da Aidan Moffat e Malcolm Middleton è tornata, a vent'anni dalla formazione e a dieci dallo scioglimento con un doppio cd che raccoglie secret hits e rarities dalla loro carriera: "Abbiamo scelto 20 canzoni – una per ogni anno da quando abbiamo iniziato – e deciso di dividerle in due sezioni di dieci ciascuna. Il primo disco è una sorta di best-of, con particolare attenzione alle cose un po’ più elettroniche. Il secondo disco contiene rarità tratte da EP, b-side, out-take e c’è un po’ più rock qui. Credo che tutte queste canzoni sarebbero dovute entrare negli album per cui sono state scritte, ma qualche volta cerco di raccontare una storia e queste probabilmente non sarebbero entrate bene. Questo cd contiene canzoni più rock e con una batteria vera, quindi tutti quelli che cercano il nostro lato più noise, dovrebbero rimanere soddisfatti" come ha detto lo stesso Moffat.

In attesa dei tanti nomi italiani che affollano il calendario del festival i primi ad essere stati annunciati sono i Baustelle, freschi della pubblicazione del settimo album in studio "L'amore e la violenza". La band formata da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini farà tappa a Vasto per la sezione estiva del tour e oltre alla formazione base, saliranno sul palco anche Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano De Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere) e Andrea Faccioli (chitarre).

Il momento techno è stato affidato a Daniel Miller, fondatore della Mute Records e talent scout in grado di scoprire nomi come quelli di Depeche Mode e Moby, che presenterà il suo set techno, mentre dalla Danimarca arriva un altro pezzo da novanta dell'elettronica, ovvero Anders Trentemøller, talento della musica mondiale in grado di muoversi anche lui tra le linee dell'elettronica e quella dell'indie e che per il tour di "Fixion", album uscito nel 2016 lo vede dividere il palco con altri quattro rodati compagni d’avventura, tra cui Marie Fisker alla voce.

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