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Placido Domingo all’Arena di Verona, l’Orchestra: “Débacle totale, è stato uno spettacolo mediocre”

La doppia serata in cui Placido Domingo era protagonista all’Arena di Verona si è chiusa con le proteste dell’Orchestra che ha definito la direzione della Turandot una débacle.
A cura di Redazione Music
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Placido Domingo (Getty Images)
Placido Domingo (Getty Images)

È stata un disastro la doppia serata di Placido Domingo all'Arena di Verona, stando alle cronache e agli orchestrali che tramite il loro sindacato hanno denunciato i problemi avvenuti durante le serate del Verdi Opera Night (la prima era un un viaggio all’interno di Aida, Don Carlo e Macbeth) e la direzione della Turandot andate in scena nell'anfiteatro scaligero, uno dei luoghi simbolo della Lirica mondiale. Il tenore, che in questi anni ha dovuto confrontarsi con numerose accuse di molestie sessuale e in queste ultime settimane anche di un'inchiesta che lo accusa di far parte di una setta, non è stato all'altezza del compito. Dopo le proteste della sezione locale di Non una di meno, che aveva scritto una lettera al Sindaco di Verona e direttore dell'ente lirico, Damiano Tommasi, per sottolineare la non opportunità di quella doppia esibizione a causa proprio delle accuse che gli erano state rivolte, è arrivata la lettera del Sindacato Lavoratori della Comunicazione (Slc) della Cgil di Verona che ha definito lo spettacolo una "débacle totale". Domingo, inoltre, la sera prima, quella del viaggio nell'opera di Verdi, avuto un problema alla voce che l'ha costretto a non esibirsi per la scena finale del Macbeth, sostituito dal baritono russo Roman Burdenko.

A dimostrazione dei problemi, si legge nella nota, la scelta dell'orchestra, durante la sera in cui Domingo ha diretto la Turandot, di non alzarsi in piedi per raccogliere gli applausi delpubblico: "L'esito delle serate, viste le imbarazzanti prove, era stato previsto e denunciato dagli stessi artisti del coro, professori d'orchestra e tecnici di palcoscenico, i quali avevano subito capito che Domingo non era all'altezza della sua fama e del compito affidatogli da Fondazione Arena di Verona – si legge nella nota -. Il risultato delle due serate è stato pessimo e soltanto la professionalità delle maestranze artistiche e tecniche di Fondazione Arena ha permesso che l'evento non si tramutasse in un gigantesco fallimento. Nella Turandot, opera impervia, tanto più se non vengono fatte le dovute prove, tutte le maestranze si sono sentite abbandonate a loro stesse in più di un'occasione, rischiando più volte di andare tutti gambe all'aria. A conferma di ciò, c'è stata una protesta dell'orchestra che, consapevole della mediocrità dello spettacolo appena terminato, ha rifiutato di alzarsi in piedi al consueto segno del direttore che li invitava a prendere gli applausi". A questo proposito, quindi, il Sindacato chiede alla Fondazione Arena di ripensare il Gala Domingo 2023, pensando di organizzarlo senza la presenza del direttore.

Che gli spettacoli nascessero sotto un cattivo auspicio lo si era visto pochi giorni prima quando le lavoratrici e i lavoratori stagionali del Festival Areniano 2022, sotto l'egida del gruppo locale di Non una di meno, hanno scritto una lettera al Sindaco "per esprimere il loro dissenso riguardo la presenza di Plácido Domingo in Arena". La motivazione, chiaramente, è neli problemi giudiziari in cui è coinvolto Domingo: "Alla luce delle molteplici e recenti accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti e tenuto conto dell’indifferenza, del disinteresse e della mancanza di solidarietà dimostrate da Fondazione Arena in merito, ovvero nei confronti delle decine di donne che hanno riportato – e denunciato – i disagi subiti; unitamente ai recenti fatti riportati dai media argentini su un suo possibile coinvolgimento in pratiche di prossenetismo e sfruttamento minorile per il tramite di un’organizzazione (setta) criminale a tali scopi finalizzata, sentiamo il dovere di riportarLe questo nostro disagio". Nella lettera si ricordano i problemi passati con altri teatri al mondo che hanno scelto di cancellare alcune delle sue esibizioni: "Crediamo sia ora di dare un preciso segnale di cambiamento. Vogliamo farci promotrici e promotori di una presa di posizione in chiaro contrasto e in aperta critica con le sopracitate scelte di Fondazione Arena".

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