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Morrissey: “Ho curato il cancro. Se dovrò morire, morirò”

Morrissey, ex leader dei The Smith ha dichiarato, in un’intervista al quotidiano spagnolo El Mundo di aver subito diverse operazioni per guarire un cancro, aggiungendo: “Se devo morire, morirò. Se no, no”. Intanto è partito col suo tour che toccherà l’Italia da 13 al 22 ottobre.
A cura di Francesco Raiola
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Morrissey

In un'intervista al quotidiano spagnolo El Mundo (via) Morrissey, l'ex leader dei The Smiths, ha rivelato di aver dovuto lottare contro un cancro. Che le condizioni di salute dell'ex leader della band inglese non fossero delle migliori lo sanno bene i fan, che spesso si sono ritrovati a dover affrontare l'annullamento delle date del cantante a causa di vari motivi: all'inizio del 2013 fu l'ulcera, poi la polmonite a marzo dello stesso anno, un'intossicazione alimentare a luglio e un'infezione respiratoria nel luglio di quest'anno. Al cantante è stato anche chiesto dai dottori di fermarsi col tour, cosa che per adesso esclude. Al quotidiano spagnolo ha raccontato che "I dottori hanno grattato via tessuti cancerogeni già 4 volte, ma tant'è. Se devo morire, morirò. Se no, no. Per adesso mi sento bene. Sono consapevole che in alcune delle mie foto recenti sembro uno non in salute, ma è ciò che può fare la malattia. Non mi preoccupo di questo, mi riposerò quando morirò".

"Sono in quell'età in cui so che non potrò fare musica ancora a lungo. Molti compositori sono morti a 34 anni, mentre io sto ancora qua e nessuno sa cosa fare con me" ha detto, spiegando come, però, la sua musica sia ancora più che attuale, sia sul fronte solista che con quella degli Smiths (il cui "The Queen Is Dead" è stato votato dalla rivista NME come l'album inglese più importante del secolo): "Il pubblico che ho è molto giovane, il che mi porta a pensare che le canzoni dei The Smith, così come quelle dei Ramones (di cui ha recentemente curato un'antologia, ndr) hanno molta più importanza di quanto ne abbiano mai avuta".

Risponde col sarcasmo che lo contraddistingue, il Moz, che è partito ieri col suo nuovo tour ("smettere di fare tour è difficile, è radicato in me") per presentare il suo ultimo album "World Peace is None of Your Business" uscito inizialmente per la Harvest Records, ma bloccato dallo stesso cantante poche settimane dopo il lancio (aveva esordito al secondo posto della classifica inglese) perché secondo lui l'etichetta non aveva ben lavorato alla promozione dello stesso. Per rendere chiara l'idea, il cantante nella data d'esordio del tour, in Portogallo, ha indossato una maglia su cui era scritto "Fuck Harvest", nel caso in cui non abbiate ancora capito qual era la sua idea sulla sua ex etichetta. I fan italiani, intanto, aspettano le 7 date che l'ex The Smiths terrà nel nostro Paese: il 13 e 14 ottobre sarà Roma, all'Atlantico, 16 ottobre al Teatro Linear di Milano, il 17 ottobre al Paladozza di Bologna, il 19 ottobre a Pescara (Palasport Giovanni Paolo II), il 21 ottobre a Firenze, sponda Obihall e il 22 ottobre al Geox Teatro di Padova.

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