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Manuel Agnelli presenta la figlia nel nuovo video: “Uno pseudonimo per difenderla dalla merda social”

Dietro lo pseudonimo Vaselyn Kandynsky, unico feat del primo album da solista di Manuel Agnelli si nascondeva la figlia. L’identità è stata svelata per il video de “Lo sposo sulla torta”
A cura di Redazione Music
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Manuel Agnelli ha svelato il mistero della sua collaborazione con Vaselyn Kandynsky, nome che risultava nel suo album ma che celava una persona che il cantautore non aveva voluto svelare. Almeno finché non è uscito il video della nuova canzone del cantante degli Afterhours, che ha pubblicato il suo primo album da solista "Ama il prossimo tuo come te stesso", da cui erano stati tratti già due singoli, "Proci" e "Milano con la Peste". La canzone, come si legge nel comunicato "ricalca la struttura della canzone soul postmoderna, giocando sul filo della schizofrenia di ogni relazione sentimentale («È tardi per chiamarlo amore / è presto per chiamarlo amore»)".

Durante queste settimane alcuni fan avevano cercato di capire chi potesse celarsi dietro quell'unica collaborazione dell'album, qualcuno ci aveva preso, altri no, finché non è stato lo stesso Agnelli a esplicitarlo, anche con la presenza della stessa figlia nel video diretto da Pierpaolo Moro (video producer Blackball): "Ho scritto il pezzo per un duetto – doveva essere una canzone sulla speranza di poter rinnovare sè stessi e ricostruire un rapporto che si era arenato e così ho cominciato a cercare una partner che potesse cantare con me. Ho pensato a diverse soluzioni e ho chiesto un parere a mia figlia che in quel momento era di fianco a me…: ‘Chi potrebbe essere così cool da cantare questo pezzo conservandone la leggerezza ma mettendoci grande intensità allo stesso tempo?' e lei scherzando, come fa di solito: ‘Nessuno è più cool di me, nobile vecchiaccio'".

A quel punto Agnelli ha spiegato che non c'erano più altre alternative: "Di colpo tutte le altre alternative sono diventate piccolissime al confronto. Nessuno, cantando con me, sarebbe stato più adatto e stimolante di lei nella canzone. Soprattutto nessuna idea e nessuna prospettiva sarebbero state più divertenti di questa, per me". Il cantautore spiega anche perché non ha voluto svelare subito la sua identità: "Vaselyn Kandynsky è davvero lo pseudonimo che Emma usa con la sua band e sembrava una buona idea mantenerlo per difenderla dalla triste merda dei social, ma quando, presi dall'entusiasmo, abbiamo deciso di girare il video e abbiamo visto le prime immagini, abbiamo capito che sarebbe stato inutile continuare a mantenere l'anonimato… non perché mi somiglia tanto, ma perché Emma spacca. Spacca e basta".

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