Madonna: “Un milione di multa per aver difeso la comunità LGBT+ in Russia” ma il promoter nega
Madonna è intervenuta sui suoi social per dire di essere stata multata di un milione per aver supportato la comunità LGBT+ durante un concerto tenuto nel 2012 a San Pietroburgo e di non aver mai pagato. La cantante sarebbe stata multata a seguito di una denuncia presentata da un gruppo di attivisti di destra. Era il 9 agosto quando la cantante era attesa a San Pietroburgo per una tappa del suo tour mondiale, e all'ingresso del Palazzetto dove si teneva il concerto ai fan era richiesto di prendere dei braccialetti rosa per mostrare la propria vicinanza alla comunità gay russa. Su Instagram la cantante ha postato un video di quella sera , accompagnata dalla scritta: "Feci questo discorso a San Pietroburgo. Otto anni fa. Sono stata multata di un milione di dollari dal Governo per aver mostrato il mio appoggio alla comunità gay. Non pagherò mai" scrive la popstar americana.
Il discorso della cantante
Ma cosa aveva detto la cantante di così grave da meritare una multa così salata? Nel video si vede la cantante dire: "Sento che la gente sta diventando sempre più spaventata dalle persone che sono diverse da loro. La gente sta diventando sempre più intollerante, sono tempi spaventosi, ma noi possiamo fare la differenza, possiamo cambiare questa cosa. Noi abbiamo il potere" ha spiegato, citando anche quel "People have the power" di Patti Smith. Nello stesso discorso, poi, la cantante aveva anche detto: "Sono qui anche per dirvi che la comunità gay e le persone omosessuali qui e in tutto il mondo hanno gli stessi diritti di essere trattati con dignità, con rispetto, con tolleranza, con compassione e con amore".
La cantante non avrebbe pagato un euro
Parole di apertura che non piacquero però ad alcuni gruppi conservatori che, in risposta, presentarono una denuncia contro di lei, contro la location e il promoter, chiedendo circa 10 milioni di danni, perché, dicono, la cantante li avrebbe insultati. Billboard, però, riporta che un portavoce del Tribunale di San Pietroburgo ha negato che una multa sia stata commutata a Madonna o agli altri protagonisti della vicenda: "Non ci fu propaganda gay durante lo show – ha detto, inoltre, Yevgeny Filkenshtein a capo dell'agenzia che promosse il concerto -. Madonna chiese al pubblico di essere tollerante nei confronti delle persone con altro orientamento sessuale. L'abbiamo protetta in ogni modo e abbiamo affrontato la causa da soli. La Corte ha deciso a nostro favore e non è stata imposta alcuna multa".
