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Amici di Maria de Filippi 2021/2022

Luigi Strangis, la vittoria di Amici, Sanremo e il bullismo: “Non volevo andarci, Maria fondamentale”

Luigi Strangis ha vinto l’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi e il giorno dopo la vittoria ha raccontato il suo percorso, la voglia di libertà e cosa farà coi 150 mila euro.
A cura di Francesco Raiola
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Luigi Strangis è uno dei cantanti di Amici che ha fatto il percorso più completo, crescendo tanto nei mesi, mostrando enorme passione a la sua capacità multistrumentista. Con i normali alti e bassi che caratterizzano tutti in un percorso come quello di Amici, Strangis ha vinto e riportato, dopo un anno di pausa, la vittoria alla categoria cantanti, dopo la vittoria di Giulia Stabile nel 2021. Amante del rock e del blues, per adesso Strangis ha dovuto un po' piegarsi alle sonorità pop che forse meno gli si addicono, benché in un incontro con la stampa difenda con passione l'ultimo singolo, "Tienimi stanotte" che è costruito proprio per andare incontro alla stagione estiva, mentre nel curriculum ha messo anche una canzone come "Tondo" scritta con Enrico Nigiotti. Ma Strangis ha dimostrato, soprattutto nelle cover, di avere talento e poter costruire qualcosa di più vicino a quella che pensiamo sia la sua attitudine, più "Vivo" che "Tienimi" per restare ai pezzi che fanno parte dell'EP Strangis che uscirà il prossimo 3 giugno.

La partecipazione ad Amici

Nel ringraziare sempre chi sta dietro le quinte, quelle della trasmissione, dei live – e di questo gli va dato merito – Strangis ha spiegato di essere maturato molto nella scuola di Amici, dove era arrivato con una base importante di live e gavetta: "Mi è servito tanto prima quel percorso che mi ha formato come consapevolezza musicale, di quello che ero io, quando cercavo di dare la mia impronta a quello che registravo, ho scoperto cose che ho sviluppato qui dentro, anche se nella scuola le ho maturate molto di più, ho avuto una consapevolezza maggiore di ciò a cui prima non facevo caso. Sono passato a un livello professionistico, anche se c'è molto lavoro da fare e posso imparare tanto".

Non era convintissimo, proprio per la sua anima punk, di entrare nella scuola di Amici: "Prima di arrivare a fare i casting ero un po' titubante, spiegavo ai miei di non sentirmi pronto per affrontare una cosa così, poi i miei hanno insistito molto e ci ho provato. All'inizio mi sono dovuto ambientare, non capivo molte cose poi sono riuscito a ritrovare me stesso e capire cose che non conoscevo di me. Psicologicamente non sapevo se sarei riuscito ad affrontare un percorso del genere che non è semplice, anche se alla fine è stato tutto ripagato. Fortunatamente ci sono state persone che mi hanno aiutato, penso a Maria con cui ho parlato tanto e sono riuscito, grazie a lei, a tirarmi su e ad andare avanti".

Il cantautore ha scelto la neonata label 21Co che nasce proprio grazie alle forze interne alla trasmissione che quest'anno entra prepotentemente nel mercato discografico. Una scelta che nasce "dalla voglia di continuare un percorso con le persone con cui ho già lavorato, che mi conoscono e sanno quello che voglio e mi lasciano libero nelle mie scelte.  una grande famiglia, ci sono tante persone dietro a cui voglio molto bene, sono a mio agio e sono sicuro che starò bene qui. Il consiglio è di fare quello che sento, ovviamente c'è una consapevolezza mia, so di stare bene qui, la cosa che mi ha più portato a questa scelta che è fondamentale stare bene all'interno di un gruppo di lavoro".

Le influenze musicali e la libertà musicale

"Posso darvi del tu" dice prima di cominciare l'incontro coi giornalisti, in cui Luigi tiene a sottolineare che quello che ha fatto fino a ora non sono che i primi passi e adesso resta il timore di scoprire quello che succederà fuori dal programma. Quando gli facciamo notare che sembra meno a suo agio nei pezzi "estivi" spiega: "Sinceramente non mi pongo il problema di non fare un pezzo estivo, ma faccio quello che arriva e sento, perché la musica è una cosa che arriva istintivamente, quindi il pezzo estivo non arriva perché sono obbligato a farlo, non amo fare una cosa che devo fare". Spesso parla della voglia libertà, specialmente nella musica, lui che è cresciuto col punk, col rock, col prog e col blues (cita Nirvana, Blink 182, Guns ‘N' Roses, ma anche David Bowie, John Mayer, Steve Ray Vaughan, Jethro Tull e PFM) e dovrà cercare di farsi pian piano largo per imporre certe sonorità: "Mi piace essere libero, libero di cambiare genere musicale, di non stare per forza in un solo genere, anche come argomenti, la musica è bella perché è varia, ed è giusto che gli artisti spazino (…). Mi è sempre piaciuto sperimentare vari strumenti perché mi piace la musica suonata, suon0 il contrabbasso, il pianoforte, la chitarra, batteria e qualche percussione poi mi piacciono anche strumenti come mandolino e ukulele ma quelli è più per giocare. In generale i miei ascolti sono vari, parto dal punk per arrivare al rock e poi sono arrivato al blues che è quello che più mi ha formato".

Tondo e il racconto del bullismo vissuto

Difende strenuamente anche "Tondo", canzone scritta con Enrico Nigiotti, un brano sociale contro il bullismo. Un messaggio che sente molto suo, malato di diabete, che nel tempo ha vissuto quello che racconta: "Sono diabetico e a volte ho vissuto cose che la canzone Tondo racconta, sono consapevole del fatto che c'è molto peggio, quindi non mi butto mai giù, perché è fondamentale per affrontare la nostra malattia. Sicuramente quello che sono riuscito a fare è andare avanti con le mie forze e Tondo parla proprio di questo, di non lasciarsi andare e buttarsi via. Io mi guardavo allo specchio e mi dicevo: stai bene con te stesso? E allora provaci, che ti frega di quello che dicono gli altri". Non teme che il brano possa essere usato al contrario dell'idea iniziale, ovvero usando il ritornello contro i ragazzi sovrappeso (…). Penso che un messaggio forte abbia delle ripercussioni. Per quanto riguarda le canzoni, poi, ci sono vari livelli di lettura, in generale c'è un messaggio universale dietro Tondo, che tratta una tematica precisa, ma anche quella più generale di non lasciarsi attaccare, non doversi tenere gli insulti ma di liberarsi. La libertà è un po' la mia parola chiave, bisogna capire la chiave di lettura qual è, magari non arriva a tutti ma non penso che il brano porterà a bullizzare qualcuno".

La speranza di Sanremo

Ringrazia la famiglia, la madre e il padre che l'hanno convinto e negli anni lo hanno sempre supportato e a cui regalerà un viaggio, grazie a parte dei 150 mila euro vinti. Ma Luigi guarda anche al futuro e a Sanremo: "Sarebbe un onore partecipare, l'ho sempre seguito e negli ultimi due anni ho apprezzato molto il lavoro di Amadeus, che ha riportato artisti come Elisa però per andare lì vorrei essere sicuro di quello che sto portando, del pezzo che ho, se lo sento, se è mio, devo sentire che davvero ne valga la pena e che quel pezzo mi rappresenti però non nego che sarebbe un onore, ma al momento giusto"

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