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Lo streaming non impatta i ricavi dell’industria musicale, ma combatte la pirateria

Uno studio della Commissione Europea ha stabilito che lo streaming aiuta a diminuire i download illegali. La ricerca dice anche che una delle conseguenze del boom di queste piattaforme è far vendere meno canzoni in digitale, ma le perdite sarebbero neutralizzate dalle royalties pagate.
A cura di Francesco Raiola
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Un nuovo studio della commissione europea ha  trovato che l'uso di Spotify abbia abbassato il livello di pirateria e, al contempo, abbia anche abbassato le vendite della musica digitale dando segno ‘x' se parliamo di ricavi finali, tenendo conto del fatto, ad esempio che Spotify paga i diritti alle etichette per poter distribuire la loro musica. In un post su TorrentFreak (via), infatti, si analizza lo studio del Joint Research Centre che ha preso in considerazione ‘gli effetti dello streaming legale sui download da Torrent' arrivando alla conclusione che lo streaming abbia aiutato a diminuire lo scaricamento illegale di brani dal web. Fin dal principio Spotify e le altre piattaforme di streaming avevano subito occupato il posto di piattaforme in grado di far diminuire il fascino della pirateria, dal momento in cui per pochi euro al mese o anche in maniera gratuita – se preferite ascoltare la pubblicità – era possibile accedere a un catalogo enorme di musica, che abbracciava tutti i generi e i Paesi e per chi preferiva l'abbonamento dava anche la possibilità di poterlo ascoltare offline.

Ogni 47 stream, 1 download illegale in meno

Nello studio (PDF) condotto dai ricercatori Luis Aguiar (IPTS) and Joel Waldfogel (NBER) emerge come ogni 47 stream il numero di download illegali scende di 1 e contando la quantità di streaming della piattaforma svedese i numeri sono molto alti.

Questo dislocamento della pirateria è coerente con gli annunci di Ek (CEO di Spotify, ndr) per cui i pacchetti di Spotify raccolgono ricavi dai consumatori che che precedentemente non ne generavano.

Stream/Tracce digitali: impatto neutro

Ma i ricercatori, come detto, hanno anche notato come l'espandersi dello streaming abbia portato a una riduzione dell'acquisto di tracce in digitale. Come spiega sempre TorrentFreak, infatti:

Stando ai ricercatori, 137 stream da Spotify riducono il numero di tracce singole vendute di una unità. Tenendo conto dei ricavi degli streaming e dei download, l'impatto totale è relativamente neutro. Più le persone ascoltano Spotify, meno singoli in digitale acquistano. Ma i ricercatori hanno notato che Spotify non causa una perdita per l'industria musicale, dal momento in cui i due effetti – minori ricavi dalle persone che comprano meno tracce digitali e guadagno dalle royalties dello streaming – si cancellano a vicenda.

Insomma, a fronte di una neutralità di guadagni/perdite sull'industria, lo studio ha dimostrato, però, come la tanto temuta pirateria ha sta subendo un grosso colpo dallo streaming.

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