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Lo Stato Sociale, dubbi della Soprintendenza sul concerto, Morandi: “Ma sono fortissimi!”

A Bologna si è scatenata una piccola guerra tra il Sindaco e il Soprintendente per un paio di eventi che dovrebbero tenersi nelle prossime settimane in Piazza Maggiore a Bologna, tra cui un concerto de Lo Stato Sociale ritenuto non di “alto profilo artistico” dalla Soprintendenza. A difendere la band, però, arriva anche Gianni Morandi.
A cura di Redazione Music
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Lo Stato Sociale
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Tra i due eventi della programmazione estiva messa a punto dal Comune di Bologna che la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio ha bloccato c'è anche il concerto che Lo Stato Sociale, band cittadina classificatasi al secondo posto nell'ultima edizione del Festival di Sanremo con il brano "Una vita in vacanza", divenuta anche uno delle canzoni più trasmesse dalle radio italiane, che avrebbe dovuto esibirsi in Piazza Maggiore il prossimo 12 giugno. In queste ore c'è una guerra proprio tra il Sindaco Virginio Merola e il Soprintendente Andrea Capelli che in un'intervista a Repubblica ha spiegato che non riconosce questo concerto come un evento dall'"alto valore culturale": "Esiste un protocollo delle Soprintendenze – dice il Soprintendente Andrea Capelli – che dice che nelle piazze storiche si fanno iniziative istituzionali o di alto valore culturale. Chi sono questi dello Stato Sociale? Io non li ho mai sentiti. Non sono mica Gianni Morandi, o Lucio Dalla, o Vasco Rossi, o Nek. Arrivo fino a Nek, che è di Sassuolo… Abbiamo ritenuto che questo concerto non avesse i requisiti. Ma chi sono?".

Una dichiarazione che ha scatenato le ire del Sindaco bolognese che ritiene inaccettabili le osservazioni della Soprintendenza "sia per quanto riguarda le installazioni previste in piazza Verdi che per quanto riguarda la possibilità di fare in piazza Maggiore un concerto gratuito de lo Stato Sociale" come riporta Repubblica, mentre il Resto de Carlino riporta anche altre parole di Merola: "La misura è colma" – tuona Merola – perché "lo decidono le istituzioni elette dai cittadini cos'é adeguato (…) Riteniamo – prosegue il sindaco – le prescrizioni inaccettabili e gli uffici comunali hanno già risposto con l’invio di un documento contenente le controdeduzioni e, se ciò non dovesse bastare, l’amministrazione "è pronta a ricorrere alle vie legali".

Sempre a Repubblica Cappelli ha replicato spiegando che alla fine comunque il concerto si farà e chiedendo a Merola di calmarsi. E la band? Per adesso non c'è una posizione ufficiale, anche se a Bologna Today, Alberto Guidetti ha dichiarato: "Sicuramente non siamo all'altezza di mostri sacri come Lucio Dalla o i Clash che hanno suonato in piazza Maggiore ma non facciamo male a nessuno. Anche se a qualcuno diamo fastidio (…) è normale suscitare antipatie, ma alcune critiche sono anche coccarde da appuntare al petto". Nella giornata di ieri, però, è arrivata la solidarietà di Gianni Morandi, tirato in causa proprio dal Soprintendente: "Ma come non li fate suonare in Piazza Maggiore? Stato Sociale sono fortissimi, hanno un successo enorme e anche a Sanremo l'hanno dimostrato. Per un certo pubblico sono molto più famosi di noi dinosauri! No, no, devono suonare!”.

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