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L’elettronica di Trentemøller in Italia per due date a fine febbraio

È uno dei massimi esponenti dell’elettronica contemporanea e col suo ultimo album “Lost” ha messo un tassello in più al suo personalissimo percorso. Il dj e producer danese Trentemøller sarà oin Italia per due date a Bologna e Roma.
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Sarà un fine febbraio che si caratterizzerà per due appuntamenti importanti per tutti quelli che amano l'elettronica. Dopo l'annuncio del recupero del concerto dei Moderat il 22 febbraio all'Alcatraz di Milano (il concerto era stato pensato inizialmente per lo scorso settembre, ma un incidente a un membro del gruppo – Apparat – aveva fatto rimandare la data), sarà la volta del danese Anders Trentemøller riempire le sale dei club di due città italiane. Il dj e producer è stato autore lo scorso anno di "Lost", il suo terzo disco (dopo “The Last Resort” del 2006 e “Into The Great Wide Yonder” del 2010) per cui si è avvalso delle collaborazioni di membri dei Drums, Blonde Redhead, Low, The Raveonettes etc e che ha mescolato all'elettronica di cui è uno degli autori più apprezzati sulla piazza anche rock, dream pop e krautrock.

Trentemøller è appunto uno dei rappresentanti più stimati dell'elettronica contemporanea, anche grazie al suo modo di intenderla e mescolarla. Nato nel solco della House e della club culture (è partito pubblicando sulla prestigiosa label "Poker Flat" di Steve Bug), a cui rimane comunque molto legata, il danese è riuscito nel tempo, negli album e nei suoi set a trovare un percorso personalissimo che l'ha portato a sperimentare o comunque discostarsi dagli stilemi classici negli arrangiamenti, ad esempio, o nelle architetture ritmiche e ad avere ragione, conquistandosi l'apprezzamento di un pubblico che si fa man mano sempre più trasversale.

Dicevamo delle enormi collaborazioni che costellano il suo ultimo album, rendendolo ancora più interessante e dandogli un respiro più ampio e complesso che, però, riesce a entrare nel discorso coerente che il folletto danese porta avanti da anni e che lo ha portato a confrontarsi anche con altre arti. C'è il regista spagnolo Pedro Almodovar, ad esempio, che ha voluto usare la traccia “Shades Of Marble” (inclusa nel secondo album) nel trailer e nella colonna sonora del film “La pelle che abito”, senza contare la volontà dei Depeche Mode di averlo come apertura nelle date europee del "Delta Machine Tour"

Per vederlo live, quindi, l'appuntamento è per il 24 e il 25 febbraio dove si esibirà, rispettivamente, all'Estragon di Bologna e all'Atlantico di Roma

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