233 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il significato di “Quante volte ad aspettarti” di Giordana Angi, lettera a un padre assente

Si chiama “Quante volte ad aspettarti” il nuovo singolo di Giordana Angi, tra le protagoniste di questa edizione di Amici, il talent di maria De Filippi. La cantante, pupilla di Tiziano Ferro e stimata anche da artiste come Laura Pausini ha annunciato l’uscita del suo Ep “Casa” da cui è tratto anche il nuovo singolo che parla del padre mancante.
A cura di Redazione Music
233 CONDIVISIONI
Giordana Angi (ph Alessandra Rabboni)
Giordana Angi (ph Alessandra Rabboni)

Il primo singolo "Casa" è uscito lo scorso gennaio, quando Giordana Angi, predestinata della musica leggera italiana, era già nella scuola di Amici, il talent di Maria De Filippi che le sta dando un'enorme possibilità, dopo che il suo nome ha cominciato a circolare anni fa, prima con la partecipazione al Festival di Sanremo tra i Giovani, ma soprattutto dopo l'endorsement di Tiziano Ferro che da qualche anno collabora con lei che, tra l'altro, ha collaborato alla scrittura di "Accetto miracoli", singolo che dà il nome al prossimo album del cantante di Latina. Nei giorni scorsi, inoltre la cantante ha avuto anche una richiesta in diretta di Laura Pausini che vorrebbe che la Angi le scrivesse qualcosa, desiderio anche di molti suoi fan, come ha ammesso lei stessa.

L'uscita dell'album "C A S A"

Poche settimane fa, la Angi ha annunciato l'uscita del suo prossimo album "C A S A", che sarà disponibile dal 19 aprile negli store digitali e nei negozi tradizionali in formato Cd e dal 26 aprile anche in formato LP e conterrà, oltre alla cover di "Formidable", successo del belga Stromae, e il primo singolo, anche gli inediti: "Chiedo di non chiedere", "Questa è vita", "Ne renonce pas", "Ti ho creduto" e "Quante volte ad aspettarti", lanciato poco tempo fa come secondo singolo inedito.

Cosa racconta "Quante volte ad aspettarti"

La canzone è una sorta di lettera al padre con cui la cantante italo francese non ha avuto un grande rapporto come ha anche spiegato durante la trasmissione: "Quando lo invito al mio primo saggio disse Non ti verrò mai a sentire se prima non farai Sanremo. Che poi l'ho fatto. Mi sentivo trattata una pezza, quando c'era lui non potevo cantà, mi diceva spegni" confidò ad Arianna. Il brano comincia subito sorttolineando il silenzio tra i due: "Qui davanti c'è tua figlia che stringe la tua mano, prova a rompere il silenzio, silenzio che è passato come l'acqua sotto i ponti. Per tutti questi anni – quanti anni – perché non me li racconti?" canta la Angi in questa lettera amara e ormai rassegnata in cui racconta della sua speranza di avere un segno da parte del padre, senza, però, mai ricevere nulla in cambio. "Adesso che ti sto guardando in faccia e che sulla mia strada dei tuoi passi non c'è ancora traccia sarebbe stupido provare del rancore. Un seme resta un seme e chi lo pianta lo fa sempre per amore, quante volte ad aspettarti e tu, dov'eri? Quante notti sveglia e tu non c'eri (…)" racconta la cantante.

Il testo di "Quante volte ad aspettarti"

Adesso
Qui davanti c'è tua figlia
Che stringe la tua mano
Prova a rompere il silenzio
Silenzio che è passato
Come l'acqua sotto i ponti
Per tutti questi anni
Quanti anni
Perché non me li racconti?
Adesso che non c'è più niente da capire
Ti guardo dentro agli occhi
E gli occhi non sanno mentire
Com'erano i capelli di mia madre da ragazza
Com'erano quei baci sotto il sole di un bel cielo in una piazza
Quante volte ad aspettarti e tu
Dov'eri?
Quante notti sveglia e tu
Non c'eri
Avrei dovuto stringerti più forte senza mai lasciarti andare
Avrei voluto un bacio a mezzanotte il giorno prima di Natale
Farti capire che ho bisogno di mio padre
Adesso che ti sto guardando in faccia
E che sulla mia strada
Dei tuoi passi non c'è ancora traccia
Sarebbe stupido provare del rancore
Un seme resta un seme
E chi lo pianta lo fa sempre per amore
Quante volte ad aspettarti e tu
Dov'eri?
Quante notti sveglia e tu
Non c'eri
Avrei dovuto stringerti più forte senza mai lasciarti andare
Avrei voluto un bacio a mezzanotte il giorno prima di Natale
Farti capire che ho bisogno di mio padre
E mi chiedo se ci pensi
A volte ai primi passi
Che muovevo da bambina dentro i tuoi vent'anni
Quanto tempo che è passato
Te ne rendi conto
Che tua figlia adesso è grande e gira per il mondo?
Quante volte ad aspettarti in quella casa vuota
Ma sapevo immaginare solo la tua schiena che si allontanava
Senza dire niente
Niente
Avrei dovuto stringerti più forte senza mai lasciarti andare
Avrei voluto un bacio a mezzanotte il giorno prima di Natale
Farti capire che ho bisogno di mio padre
Avrei bisogno di essere più forte
E invece resto qui a guardare
Avrei bisogno di tirare fuori quello che non riesco a dire
Per smettere di stare male
Di stare male
E adesso che non c'è più niente da capire
Ti guardo dentro agli occhi
E gli occhi non sanno mentire

233 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views