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Il significato di Mille giorni di te e di me, in cui Baglioni racconta la fine di un innamoramento

C’è una canzone che fa parte del canzoniere d’amore della musica italiana, si chiama “Mille giorni di te e di me”, uscita nel 1990, inclusa nell’album “Oltre” è anche uno dei capisaldi della carriera di Claudio Baglioni, uno dei catautori più amati d’Italia, che quella volta raccontò la fine di un innamoramento.
A cura di Redazione Cultura
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Era il 1990 e Claudio Baglioni era già uno dei cantautori italiani più amati d'Italia, grazie a successi come "Questo piccolo grande amore",  "E tu…", "Sabato pomeriggio" "E tu come stai?" e "La vita è adesso", eppure la sua stella avrebbe continuato a brillare ancora a lungo (negli ultimi due anni il cantante è stato, ad esempio, direttore artistico del Festival di Sanremo). Proprio il successo dell'album precedente, uscito nel 1985, fu uno degli scogli maggiori che "Oltre" dovette affrontare, oltre a un cambio nel suono, eppure pian piano anche quest'album riuscì a farsi largo nei cuori e lo fece grazie anche o soprattutto a "Mille giorni di te e di me" che gli permise di raggiungere la cima delle classifica, in cui restò per una quarantina di settimane, pur non chiudendo tra i più venduti dell'anno.

La lunga gestazione della canzone

La canzone ebbe una vita travagliata: uscì in "Oltre" ma era pronta e sarebbe potuta finire anche nell'album precedente, ma fu preferita all'ultimo secondo la canzone che avrebbe dato il nome all'album e finì nel cassetto. Un cassetto da cui fu presa poco dopo e aggiornata, come spiegò lo stesso Claudio Baglioni in un'intervista a Elle: "‘Mille giorni di te e di me' è entrata due dischi dopo, in Oltre, ma era pronta nell'85. Però non era come la senti ora, si è raffinata, forse non c'era neanche quell'incipit, ‘io mi nascosi in te, e poi ti ho nascosto da tutto e tutti per non farti più trovare', e la fine della prima parte, ‘una storia va a puttane, sapessi andarci io'. E poi qualcuno disse ‘però La vita è adesso è forte', e in effetti era un pezzo molto intenso, dal punto di vista ritmico. L'ultimo giorno togliemmo Mille giorni e finimmo in una notte e mezza La vita è adesso, in uno studio preso all'ultimo momento, coi tarli…".

Di cosa parla Mille giorni di te e di me

La canzone fa da contraltare a Questo piccolo grande amore, che pure è un classico del canzoniere baglioniano e lo fa con un testo più complesso e anche musicalmente c'è un'enorme differenza. Baglioni parla di un amore finito tra persone ormai mature e contiene come spesso capita anche elementi autobiografici: "È una canzone che nasce dall’idea che l’innamoramento, il vero amore, nasca spesso quando l’amore è finito. È una canzone che nella sua fase ultima diventò più completa e che nacque proprio dal fatto che secondo me un uomo, quando incontra una donna e s’innamora veramente, cerca di nascondersi in lei e poi di nascondere lei stessa – quindi il suo involucro – agli occhi del mondo. Quello secondo me è il momento in cui un uomo s’innamora veramente" disse il cantante a Vincenzo Mollica (via). "Ci separammo un po' come ci unimmo" ma anche "Finimmo prima che lui ci finisse" rendono anche l'idea di scrittura; sono gli incipit di due strofe consecutive che raccontano come la fine di un amore arrivi alla fine quasi senza accorgercene, anticipando il pensiero di un altro che verrà dopo, fino al finale "il ricordo di me per sempre, per tutto quanto il tempo, in questo addio io mi innamorerò di te".

Il testo di Mille giorni di te e di me

Io mi nascosi in te poi ti ho nascosto
da tutto e tutti per non farmi più trovare
e adesso che torniamo ognuno al proprio posto
liberi finalmente e non saper che fare…

Non ti lasciai un motivo né una colpa
ti ho fatto male per non farlo alla tua vita
tu eri in piedi contro il cielo e io così
dolente mi levai imputato alzatevi…

Chi ci sarà dopo di te
respirerà il tuo odore
pensando che sia il mio
io e te che facemmo invidia al mondo
avremmo vinto mai
contro un miliardo di persone
e una storia va a puttane
sapessi andarci io…

Ci separammo un po' come ci unimmo
senza far niente e niente poi c'era da fare
se non che farlo e lentamente noi fuggimmo
lontano dove non ci si può più pensare…

Finimmo prima che lui ci finisse
perché quel nostro amore non avesse fine
volevo averti e solo allora mi riuscì
quando mi accorsi che ero lì per perderti…

Chi mi vorrà dopo di te
si prenderà il tuo armadio
e quel disordine
che tu hai lasciato nei miei fogli
andando via così
come la nostra prima scena
solo che andavamo via di schiena…

Incontro a chi
insegneremo quello che
noi due imparammo insieme
e non capire mai cos'è
se c'è stato per davvero
quell'attimo di eterno che non c'è…
Mille Giorni Di Te E Di Me…

Ti presento
un vecchio amico mio
il ricordo di me per sempre
per tutto quanto il tempo
in questo addio
io mi innamorerò di te

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