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Il ricordo Brian May per la morte della madre “amorevole” di Freddy Mercury

Il chitarrista dei Queen Brian May ricorda con un lungo post Jer Bulsara, madre di Freddie Mercury, morta a inizio settimana.
A cura di Francesco Raiola
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Freddie Mercury (Hulton Archive/Getty Images)
Freddie Mercury (Hulton Archive/Getty Images)

Brian May ha voluto celebrare la madre di Freddie Mercury Jer Bulsara, morta il 13 novembre all'età di 94 anni "in pace, durante il sonno". I due si conoscevano da 50 anni e il loro rapporto divenne ancora più stretto quando il figlio morì a 45 anni a causa di complicazioni dovute all'Aids. La morte della donna, che anche dopo la morte del figlio ha continuato a collaborare con i membri restanti della band, lo ha portato a scrivere un ricordo emozionante, "ora che la notizia è uscita" e non prima, dal momento che la volontà della famiglia era di far sì che il funerale e tutto ciò che seguiva fossero privati.

Una madre devota e premurosa, la descrive May, con la stessa luce negli occhi che aveva Freddie Mercury, una delle personalità e delle voci in grado di rimanere impressi nella storia della Musica mondiale: "Sebbene fosse devota al marito Bomi e fosse zoroastriana (religione e filosofia basata sugli insegnamenti del profeta Zarathuštra, ndr), della comunità Parsa, era dotata di uno spirito indipendente e un gran senso dell'umorismo. Ovviamente la conoscevo da oltre 50 anni e quando cominciai a frequentare la casa di Freddie a Feltham, a pochi metri da dove vivevo io, Jer era una madre impegnatissima, piena di vita e ottimismo, fiera dei suoi bambini, Freddie e Kashmira".

Nonostante il padre non visse benissimo le scelte di vita del figlio, come quella di diventare un musicista rock, spiega May, non gli fecero mai mancare la fiducia seguendo i Queen anche nel loro percorso come band, andandoli a vedere quando suonavano in zona: "Fred adorava sua madre e credo provasse un piacere malizioso nel cercare di scioccarla". Sì, stando a quanto dice May, più volte il figlio aveva provato a metterla amorevolmente in difficoltà, anche durante i concerti a cui era presente.

Il chitarrista ricorda una donna sempre presente al loro fianco, anche dopo la morte del figlio:

Dopo la morte di Freddie Jer ci stette molto vicino. La consultavamo sempre, in ogni nostro lavoro successivo alla perdita di Freddie: il concerto Tributo a Wembley, l'album "Made in Heaven" che conteneva i suoi ultimi regali vocali e furono due anni di lavoro e amore per noi, il singolo ‘No-one But You', il nostro tributo a Freddie, che scrissi in occasione dell'inaugurazione della statua a Montreux. Parlammo con lei della rimasterizzazione delle canzoni, dell'apparizione al Bejart Ballet con Elton John alla voce, che fu anche l'ultima apparizione di John assieme a noi, il lavoro fatto con Paul Rodgers e poi con Adam Lambert. È stata sempre con noi, amava il fatto che lo spirito di Freddie vivesse in maniera così forte nel lavoro che facemmo e che lui fosse sempre una parte fisicamente presente nei nostri concerti.

Infine il ricordo dei momenti privati condivisi davanti a un tè, quando l'andavano a trovare e lei continuava a parlare del ‘suo Freddie' e il pensiero per la figlia Kash.

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