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Il Mediterraneo e il sogno di una Nuova Italia per Ghali: la guida a Sensazione Ultra

“Sensazione ultra” è il nuovo disco di Ghali: 32 minuti di musica che cercano di aprire gli occhi a un pubblico, mostrandogli la “Nuova Italia”.
A cura di Vincenzo Nasto
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Ghali 2022, foto di "Sensazione Ultra", comunicato Stampa
Ghali 2022, foto di "Sensazione Ultra", comunicato Stampa

Sono passati più di due anni da "DNA" e il ritorno di Ghali è ancora più diretto rispetto agli episodi del passato, sia in termini musicali, che a livello di immaginario. "Sensazione ultra" potrebbe rappresentare un dialogo di Ghali con l'Italia, lo stivale intero, in cui vengono ribaditi determinati concetti ripresi in passato, come in "Cara Italia", in una nuova forma. Il Mediterraneo fa da sfondo a un progetto che unisce, ancor più di prima, la Tunisia e l'Italia, le due rocce nella narrazione personale e musicale di Ghali. Se musicalmente Ghali rafforza l'idea di un'ecletticità che gli permette di muoversi attraverso melodie drill, trap, drum and bass e EDM Pop, narrativamente ci sono moltissimi elementi che si racchiudono intorno all'idea di una nuova generazione in grado di accettarsi. 32 minuti, un progetto breve, ma non sintetico: un disco, che rispetto al passato, non ha bisogno di essere completato con episodi filler, e la ricerca della hit da radio sembra minore che nei dischi precedenti.

Dietro la grande spinta musicale che quest'album darà alla scena italiana, c'è sicuramente il ruolo da executive producer di Merk & Kremont, che hanno accompagnato l'immaginario musicale di "Sensazione Ultra". L'idea di un richiamo alla musica araba, ma anche a sonorità dance anni '80, assume tutt'altro significato grazie al lavoro di taglia e cuci del duo milanese, formato da Federico Mercuri e Giordano Cremona. A livello visivo, la cover di Nabil Elderkin, fotografo e videomaker mondiale che ha diretto video musicali per artisti come Dua Lipa e Kanye West, suggerisce un richiamo a Frank Ocean e al suo "Blonde", un personaggio che ha ispirato la musica del cantante italo-tunisino (il primo mixtape del cantante americano si chiama "Nostalgia, Ultra"). Si parte da "Bayna", che rappresenta esattamente la seconda parte di "Cara Italia", in cui Ghali, insieme ad altri due artisti tunisini canta in "arabo bianco", più comprensibile per la melodia. Nel brano viene anche citata la polemica tra Ghali e Salvini allo stadio, come anche il sogno di Ghali: "Tu sogni l’America io l’Italia, la nuova Italia". Una particolarità della traccia viene rappresentata da Med Guesmi che ha partecipato al brano: come ha raccontato Ghali, il giovane cantante dopo esser stato invitato in Italia da Ghali, è scappato di fronte a un'opportunità discografica, datagli anche dal producer del brano Rat Chopper.

Si passa a "Bravo" del producer americano London on da Track: tra i più importanti a livello internazionale, ha collaborato con artisti del calibro di Young Thug, Drake e in Italia con Sfera Ebbasta in "Macarena". Un freestyle che fa ritornare indietro le lancette dell'orologio per Ghali e racconta la sua evoluzione, l'ego trip è ancora uno strumento di rivendicazione del proprio successo, ma l'obiettivo è un altro. "Bravo" trasuda anche la necessità di mostrare un immobilismo del contesto in cui Ghali vive, quell'Italia che gli fa da sfondo. Arriva "Fortuna", il secondo singolo che ha anticipato l'album dopo "Walo": il brano riprende le tendenze della scena rap italiana, il richiamo a quel suono dance anni '80, arrivato nel mainstream internazionale anche grazie al successo di "AfterHours" di The Weeknd. Vengono richiamati alcuni simboli storici dell'immaginario di Ghali, come la luna, quando canta: "Fortuna, fortuna che oggi non c'è la luna. Fortuna, fortuna che guardo verso di te".

Si arriva al primo featuring: si tratta di "Free solo" con Marracash, prodotto da Endless, giovane beatmaker scoperto dal rapper attraverso un contest lanciato su Instagram. Tra le tracce più particolari del progetto, anche grazie alla presenza del Ney (il flauto arabo) inserito dal giovane Endless nella produzione, il singolo potrebbe rappresentare, insieme a "Druri", gli episodi più crudi del disco. Dalle reference alla Diaz di Genova, alla consapevolezza di esser diventato uno degli artisti più riconosciuti in Italia, Ghali si mette da parte quando arriva l'ennesima strofa killer di Marracash. Il rapper di Barona chiude il gioco in 14 barre, districandosi con citazioni d'attualità, dallo scontro di Putin alla "figura e' mmerda" di Salvini in Polonia, passando al mondo cinematografico con la coppia Pattinson-Farrell per il nuovo Batman, senza dimenticare il richiamo a "Kid see ghost" di Kanye West e Kid Cudi. Da sottolineare l'ennesimo tributo a Vasco Rossi, quando canta: "Lider maximo, Fidel Castro, l'unico che fa un feat a Vasco, dimmi quant’è la fee che incasso". Ah, c'è anche un piccolo dissing, questa volta a Jovanotti, come quando canta: "Ci rifila gli scarti come a Jova, Rick Rubin".

Dopo il singolo "Walo", il primo a presentare il disco, uscito lo scorso 8 aprile, c'è "Moon Rage". Il brano, che vede la presenza del giovane Axell, ritorna sul tema della luna e del destino, delle radici arabe e di come le città italiane abbiano influenzato il futuro dei due ragazzi. La storia di Axell rappresenta appieno il brano, poiché alcuni anni fa un incidente alla vista ha fermato la carriera calcista del giovane senegalese, che ha deciso di dedicare il suo destino alla musica. Poi arriva Madame in uno dei singoli più importanti del disco: anche se è la sola certificata nei credits del singolo, appare come ghost feat anche Massimo Pericolo. Stiamo parlando di "Pare", e il significato del brano si ricollega al loro primo incontro, raccontato da Ghali: "Quando ci siamo visti abbiamo parlato di violenza, bullismo e traumi, che sono poi il motivo per cui abbiamo iniziato a fare musica". C'è anche un richiamo alla figura paterna per Ghali, quando canta: "Papà non mi ha insegnato niente, anzi che niente è per sempre, per questo che prima io curo, poi uccido la gente".

Non manca un brano sui temi ambientali, come "Crazy" in cui Ghali canta: "E mi sciogli i ghiacciai con l'effetto che fai, coi tuoi giochetti strani e le tue guerre stellari". Arriva poi una nuova collaborazione con una delle stelline del pop italiano: Digital Astro. Il ragazzo, di origini marocchine, ma cresciuto ad Acireale, aveva già preso parte nel disco di J Lord "No money, more love". Con Ghali, invece, sulla traccia del producer internazionale Ronnie J, che ha collaborato anche in "Donda" di Kanye West, i due raccontano la loro crescita, in due ambienti completamente differenti. Sorprende soprattutto Digital Astro, pseudonimo di Rida Amaouch, quando canta: "Papà in ospedale, mamma aveva due lavori, eh, dormivamo in macchina fuori dalla stazione. Crescere in ‘sto posto ti fa perdere la ragione, non volevo far la fine di tutte ‘ste persone". Dopo il singolo "Wallah", tra i brani più virali nella campagna marketing di "Sensazione Ultra", soprattutto per l'affiliazione del brano alla pubblicità di un noto franchising di fast food, arriva "Drari" con Baby Gang.

Sicuramente il rapporto tra i due testimonia un passaggio di consegne, tra il 2016 e il 2021 della scena hip hop italiana, ma soprattutto una connessione attorno al tema degli italiani di seconda generazione. Proprio su questo punto verte la decisione di Ghali di avere il giovane cantante italo-marocchino di Lecco nel suo disco. "Drari" che può essere tradotto con "ragazzi", è stato prodotto da Fawzi ed è stato registrato nei giorni successivi all'uscita dal carcere di Baby Gang. Come ha dichiarato Ghali: "Baby Gang mi ricorda me stesso tanti anni fa, quando non mi si dava la possibilità di fare e dovevo crearmela. Io sono fan delle nuove generazioni, prendo molto da loro e capisco l’accanimento, perché l’ho vissuto anch’io. Ma è estremamente bravo, vuole cambiare il suo destino e per me rappresenta tante persone che si devono fare il culo". A chiudere l'album arriva la titletrack "Sensazione Ultra": nei momenti precedenti al risveglio da un sogno vivido, Ghali piazza l'ultima zampata con una ballad psichedelica. L'ultimo messaggio prima dell'addio è: "Cosa pretendi da mе? Del futuro che ne so, sеnsazione ultra". Il disco si chiude con il ticchettio di una lancetta, come a indicare il risveglio, non solo di Ghali ma del paese, l'Italia, che gli gira intorno.

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