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I Maneskin a Fanpage: “È la vittoria della gente. La droga? Che polemica stupida”

Hanno dormito un’ora, più o meno, e dopo la vittoria dell’Eurovision 2021 i Maneskin si trovano nel frullatore della promozione. Li raggiungiamo telefonicamente a Rotterdam per farci raccontare di queste ore caldissime, dell’effetto Ferragni, del futuro e anche delle polemiche scoppiate subito dopo il successo.
A cura di Francesco Raiola
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Hanno dormito un'ora, più o meno, e dopo la vittoria dell'Eurovision 2021 i Maneskin si trovano nel frullatore della promozione. Li raggiungiamo telefonicamente a Rotterdam, con un po' meno calma di quanto avvenuto qualche giorno fa – quando tutto doveva ancora succedere -, e ci rispondono Thomas e Damiano, ancora un po' storditi per la vittoria, per le emozioni e per la stanchezza, ovviamente. I Maneskin, ormai lo sanno anche le pietre, hanno vinto la manifestazione, riportando il titolo in Italia a 30 anni dalla vittoria di Toto Cutugno. Sono stati trasportati fino in cima soprattutto dal pubblico e dal televoto che ha ribaltato la classifica delle giurie nazionali che li avevano spinti comunque fino al quarto posto.

In pochi anni la band è passata dal suonare in strada al palco di X Factor fino a quello di Rotterdam, passando per la vittoria a Sanremo, con un rock a cui all'estero non erano abituati. Lontani dal cliché della melodia e del bel canto italiano, infatti, i Maneskin sono stati protagonisti con il loro glam rock, entusiasmando sia il pubblico internazionale, che li ha fatto arrivare alla finale con il pezzo più ascoltato in streaming, sia alcuni colleghi che hanno rifatto a modo loro Zitti e buoni e hanno ballato mentre la band si esibiva. Thomas e Damiano ci hanno parlato dei progetti futuri, della bellezza di essere arrivati alla gente e hanno fatto, ancora una volta, chiarezza sull'episodio dell'improbabile sniffata, con il cantante che, basito, ci spiega che la dinamica dei fatti e che la polemica era quantomeno evitabile.

Ciao ragazzi, come va, avete dormito?

Abbiamo dormito un'oretta, però insomma, siamo ancora in piedi, stanchi ma contenti.

Alla fine, come ci siamo detti l'altro giorno è stato il pubblico dall’estero a regalarvi lo sprint finale. Cosa significa questa vittoria?

Come è successo a Sanremo, ancora una volta questa è stata una vittoria della gente, del popolo, che è riuscito a superare anche le votazioni delle giurie. Per noi è questa la cosa che conta di più, perché vuol dire che le persone effettive, che poi sono quelle che vengono ai concerti, comprano i biglietti, comprano i dischi, sono state talmente trasportate dalla nostra musica da sovvertire quello che era stato il voto delle giurie. Sapevamo che quel voto poteva essere borderline, anzi, già il fatto di essere sempre tra la quarta e la quinta posizione era troppo.

Ma a quel punto ci credevate ancora?

Vuoi sapere la verità? No, a quel punto no, avevamo perso le speranze.

I francesi e gli svizzeri li avete visti dopo la vittoria e la conferenza?

No, no, sono andati via tutti.

Damiano e Thomas dei Maneskin (Getty Images)
Damiano e Thomas dei Maneskin (Getty Images)

A un certo punto Chiara Ferragni è intervenuta per invitare a votarvi. C'è stato un effetto Ferragni, secondo voi?

Ma certamente, sicuramente tutte le persone che ci hanno supportato ci hanno aiutato a fare la differenza, poi Chiara è una persona particolarmente in vista quindi di sicuro muove un po' più persone e anime. Noi, però, ringraziamo singolarmente, una per una, tutte le persone che ci hanno votato.

Damiano, ci spieghi bene quello che è successo quando ti hanno inquadrato e quel video che ha scatenato enorme polemica?

In quel momento ci avevano dato i 12 punti, abbiamo cominciato a esultare, Thomas ha fatto cadere un bicchiere, l'ha rotto, e io esultando ho abbassato lo sguardo verso il tavolo e poi mi sono girato come a dire: "Oh cazzo". Capisco che può essere fraintendibile, ma entrambe le mani sono visibili ed è la polemica più stupida del mondo anche perché sono assolutamente contro questo tipo di droghe, non ne ho mai fatto uso in vita mia e sicuramente non comincerò in diretta in tutta Europa, con una telecamera puntata in faccia, perché sò scemo, ok, ma non fino a questo punto.

Ho sentito Amadeus pochi minuti fa che mi ha detto che, insomma, saper vincere è importante ma anche saper perdere lo è…

Guarda, non vogliamo esprimerci su questa cosa, non vogliamo dire che sia qualcosa per infangarci, però, boh, era evitabile.

Domani cosa succede?

Non lo sappiamo ancora. Stiamo sicuramente lavorando tanto per il disco, adesso ci riuniremo per scriverlo e poi speriamo di fare un progetto per l'estero, sicuramente. Cercheremo di trovare il modo per fare tantissimi concerti, che era la cosa che più volevamo fare in assoluto. Ci è servito veramente tanto avere un feedback del genere perché, anche dopo Sanremo, è stato bello vedere la gente che ha apprezzato tantissimo la nostra musica. Portare questo genere, che non è molto in voga, in un contesto estero, ci rende super orgogliosi per i prossimi progetti. Sicuramente suoneremo tanto in giro.

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