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I Kadebostany, dalla Svizzera alla finale dei Mondiali in nome del pop

Si chiamano Kadebostany, vengono dalla Svizzera e fanno pop. Diopo aver pubblicato i singoli “Castle in the snow”, “Mind if I stay” e “Save Me”, la band guidata da Guillaume Jérémie Kadebostan pubblica l’album “Monumental” e si prepara per suonare alla cerimonia finale dei Mondiali di calcio di Russia 2018.
A cura di Redazione Music
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Guillaume Jérémie "Kadebostan" (foto di Sophie Brasey)
Guillaume Jérémie "Kadebostan" (foto di Sophie Brasey)

Con "Castle in the snow" e "Mind if I stay" gli svizzeri Kadebostany hanno fatto conoscere il proprio nome anche al di fuori dei confini nazionali, toccando anche l'Italia dove la seconda canzone ebbe anche qualche fortunato passaggio radiofonico, entrando nella classifica EarOne. La band promosse il singolo e soprattutto spiegò anche la particolarità di un progetto che va anche al di là della musica, proponendosi come "Stato indipendente itinerante" che cerca di portare il pop in giro per il mondo: "Sono il Presidente della Repubblica di Kadebostany e ho creato questo Paese circa 10 anni fa. Questo è il nostro terzo album abbiamo fatto una tournée internazionale. Tutto è partito da un’idea un po’ folle, questa creazione del paese e man mano che passano gli anni c’è sempre più gente che viene ai concerti" ci raccontò il cantante Guillaume Jérémie Kadebostan qualche mese fa raccontandoci l'esplosione della band in Italia e del singolo in tutta Europa.

Da dieci anni, quindi, i Kadebostany mescolano acustico ed elettronica e continuano a farlo anche in "Monumental" (pubblicato dalla stessa etichetta che pubblica LP), l'ultimo album che si muove su sonorità tra new wave ed elettropop, appunto: "Si possono incontrare amori fatali, bombe a tempo, gioia di vivere e paura di morire, tutti sentimenti riscattati da una ricerca sonora che si aggira fra scorci contemporanei, frammenti classici e ricordi anni Ottanta, fra new wave e electro-rock".

Ci sono vari colori in "Monumental" che sa giocare con i chiaroscuri, che parte con  "Soldier of Love", che ha un intro inno nazionale e poi si dilata in un pezzo che non ha nulla da invidiare al pop che va per la maggiore, e nel corpo dell'album sa alternare brani più allegri a toni più dark come in "Kill The Noise" e "Frozen To Death". Ispirati da Depeche Mode e Moby, la band si basa anche molto sulla voce di Kristina, oltre che sulle trame melodiche di Guillaume.

In attesa di capire come proseguirà il cammino della Svizzera ai Mondiali – attualmente gli elvetici si sono qualificati per gli ottavi, in terra russa, dopo il pareggio per 2 a 2 contro il Costa Rica – i Kadebostany sanno già che il loro cammino, come band, arriverà fino alla fine. Pochi giorni fa, infatti, hanno annunciato di essere tra coloro che suoneranno alla cerimonia finale di Russia 2018.

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