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Damiano dopo le polemiche di Emma su Eurovision: “Il giudizio contro il femminile è più feroce”

I Maneskin si stanno godendo il successo arrivato dopo la vittoria all’Eurovision con Zitti e buoni. Un successo che li ha lanciati in testa alle classifiche di mezza Europa. In un’intervista Damiano ha anche risposto alla poemica di Emma Marrone contro quelli che l’avevano criticata durante il suo Eurovision.
A cura di Redazione Music
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I Maneskin si stanno godendo il successo arrivato dopo la vittoria all'Eurovision con Zitti e buoni. Un successo che li ha lanciati in testa alle classifiche di mezza Europa, non solo Spotify, permettendo ai fan di conoscere una band rock italiana che spazia con l'italiano, appunto, e l'inglese, come dimostra il successo di "I wanna be your slave". Top 20 nel Regno Unito, top 10 nella Global Chart di Billboard, ingresso nella top 200 di Billboard (la classifica dei singoli negli Usa), ritorno nelle prime posizioni della classifica italiana, giusto per citare qualche numero.

Damiano sulla polemica di Emma sull'Eurovision

In un'intervista a Vanity Fair i Maneskin hanno affrontato vari argomenti, dai numeri, appunto, ai loro rapporti privati, ma Damiano ha anche affrontato le parole dette da Emma Marrone. Parole critiche non nei confronti della band, ma dei media e del pubblico che la criticò, diversamente da quanto fatto quest'anno con la band romana. Emma aveva detto: "All’Eurovision ai miei tempi mi hanno massacrata per un paio di shorts, a Damiano – torso nudo e tacchi – invece non hanno detto nulla" e Damiano ha spiegato la sua posizione: "Il giudizio facile contro il femminile è più feroce, costante, svilente (se io faccio tanto sesso sono un figo e Vic una puttana, dove io mi mostro forte sono un leader e Vic una dispotica e rompipalle, che ha successo perché è bona). Da maschio sono privilegiato, le molestie che subisco non sono paragonabili a quelle che vive una donna, i commenti sulla mia estetica sono incentrati solo sulla mia estetica e non vanno a insinuare nulla sulla mia professionalità e la mia competenza, mentre le donne sono vittime di questo tipo di pensiero in maniera sistemica. Ma mi è successo di ritrovarmi dal niente con una che tirandomi a sé per un selfie mi ha iniziato a leccare la faccia… ma che vuoi, me l’hai chiesto? Il consenso esiste, ed è doveroso".

La cultura patriarcale denunciata da Damiano

Sono parole che Damiano – e con lui tutta la band – ribadisce spesso, e che ha anche messo nero su bianco in "Stato di natura", canzone di Francesca Michielin con la collaborazione della band. La strofa che canta il leader dei Maneskin, infatti, recita: "Siamo schiavi di una cultura patriarcale La cultura del possesso Dove nessuno può più scegliere da che parte stare Dove una madre è solo madre, una figlia è solo figlia Un uomo è solo uomo e l'amore è solo uno E ho visto troppe mani non alzarsi In aiuto degli altri e diventare schiaffi E non è un complimento urlare "che bel culo" Ricorda, non ti rende uomo saper dare un pugno".

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