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Chi è Emanuele Biasol, l’italiano che ha ideato la colonna sonora della metro londinese

Emanuele Biasol è un creator digitale di Trieste che ha creato una colonna sonora per i viaggiatori della metropolitana londinese su Spotify.
A cura di Vincenzo Nasto
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Emanuele Biasol 2022, foto di Instagram Acccount @biajoe
Emanuele Biasol 2022, foto di Instagram Acccount @biajoe

Una canzone per ogni stazione della metropolitana londinese, oltre 12 linee che connettono 382 fermate: una playlist per chi sceglie di attraversare la capitale britannica con in sottofondo un brano che richiami le sensazioni della stazione. È questo il progetto di Emanuele Biasol, il creator digitale triestino classe 1995, che ha pensato di individuare tutti i singoli brani che richiamassero nel titolo la denominazione di ogni singola stazione. Un lavoro estremamente arduo come ha affermato in un'intervista al Piccolo di Trieste lo stesso Biasol: "Va considerato che ci sono linee con poche fermate, per le quali il compito si è rivelato più facile, ma anche linee con una cinquantina di stazioni". All'interno della colonna sonora c'è anche qualche rappresentanza italiana, come Gianna Nannini e la sua "Gloucester Road".

Emanuele Biasol è un giovane creator triestino, classe 1995, resosi protagonista di una delle iniziative musicali più curiose degli ultimi anni. Dopo aver studiato al liceo classico Petrarca della città, si è laureato poi nel Regno Unito, dove, proprio a Londra, nella quale vive dal 2019 dopo un primo periodo a Oxford, ha trovato il modo per costruirsi una professione nel mondo della pubblicità e dello sport. Adesso è uno dei produttori di Copa90, che si occupa di produzione e distribuzione di contenuti radiotelevisivi, con una pagina Instagram da oltre un milione di follower. Solo pochi mesi fa invece, ha creato una playlist diventata la colonna sonora della metropolitana di Londra. Oltre 12 linee che si intersecano in 382 stazioni, con cui Biasol è entrato in contatto, costruendo una playlist musicale da milioni di ascolti.

Una mappa della metropolitana musicale, con cui Biasol ha voluto raccontare Londra e tutte le sue stazioni: ci sono "Notting Hill Gate" dei Quintessence, "Waiting in Walthamstow" dei Cranberries, "King’s Cross" dei Pet Shop Boys, "Maid of Bond Street" di David Bowie, ma anche "Waterloo" dell'italianissimo Roberto Vecchioni. Non solo canzoni che si legano nominalmente alla stazione, ma anche generi che hanno contraddistinto i quartieri: sulla linea Piccadilly si alternano sonorità blues e jazz, mentre sulla Bakerloo e sulla Northern che raggiungono aree dove sono presenti molte comunità extraeuropee, si possono ascoltare le influenze orientali. Infine sulla Victoria, nel suo capolinea a sud, Brixton, c'è la possibilità di ascoltare l'influenza che la Giamaica ha avuto su questi territori, con una larga predominanza reggae.

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