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Annalisa: “Bellissima non è una rinascita, ma l’evoluzione naturale del mio percorso”

Bellissima segna il ritorno discografico di Annalisa che ne parla come di una “naturale evoluzione di quello che ho fatto finora” come ha spiegato a Fanpage.it.
A cura di Francesco Raiola
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Annalisa aveva definito un manifesto del suo nuovo corso musicale la sua nuova canzone "Bellissima", pubblicata lo scorso 2 settembre. E a Fanpage.it lo conferma, spiegando, però, che non è una rinascita, come spesso si sente dire parlando di nuovi progetti quanto, piuttosto, una naturale evoluzione del suo percorso artistico. Dopo un'estate musicale segnata anche da "Tropicana" la canzone in cui ha collaborato con i Boomdabash, la cantante è stata protagonista del live al Teatro Romano di Verona: assieme alla sua band, infatti, per la prima volta Annalisa si è esibita con il singolo nuovo, scritto in "quel momento in cui ti guardi allo specchio e decidi che una volta azzerati tutti i filtri puoi finalmente costruire qualcosa di completamente nuovo", come aveva spiegato in passato.

"Il nuovo corso di Annalisa è simboleggiato da questa canzone, che ne è il manifesto, non a caso è il primo singolo che esce – ha detto la cantante a Fanpage.it -. È una ripartenza, non voglio dire una rinascita perché secondo me è la naturale evoluzione di quello che ho fatto finora. Diciamo che con ‘Nuda10' ho cercato di eliminare tutti i filtri, tutte le separazioni, tutte le sovrastrutture che molto spesso il nostro mondo crea nel momento in cui cerchiamo di comunicare e comunicarci agli altri e una volta che tutto questo è decaduto e il foglio è bianco è il momento di ricominciare a colorarlo e questo è quello che sto facendo".

Annalisa ha anche ribadito l'importanza del ritorno live, sia dal punto di vista dell'artista che da quello di fan che vuole andare ai concerti degli altri: "La cosa che mi è mancata di più dei concerti è stata la condivisione vera e propria con il pubblico. In realtà mi è mancata anche la condivisione dell'andare a vedere un concerto, quell'unità di quell'esperienza che è speciale perché è unica. Il fatto che tu vada a un concerto o faccia un concerto prevede che l'energia che si crea quella sera lì, tra chi è sul palco e chi è sotto sia qualcosa di irripetibile e il fatto di poterla vivere a tutti gli effetti, abbracciandosi, baciandosi, urlando le canzoni, finalmente senza mascherine e senza stare lontani è veramente qualcosa di meraviglioso".

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