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Veglie di preghiera contro Marilyn Manson a Villafranca, il Sindaco: “Vi prego, fermatevi”

Un gruppo di cittadini di Villafranca, in provincia di Verona, si sta mobilitando contro il concerto che Marilyn Manson terrà a fine luglio, costringendo anche il Sindaco ad intervenire pubblicamente.
A cura di Redazione Music
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Marilyn Manson (Getty Images)

L'arrivo di Marilyn Manson, il cantante americano, vicino in passato a posizioni cosiddette sataniste – posizioni abbandonate da tempo -, sta sconvolgendo la comunità di Villafranca (VR). Una parte degli abitanti, infatti, in attesa del concerto che si terrà il prossimo 26 luglio al Castello Scaligero stanno organizzando gruppi di preghiera, veglie, rosari e anche una petizione online denominata "Maison, io non ci sto" che ha oltre 2500 firme e in cui si chiede l'annullamento del concerto. Da sempre Manson è una figura molto controversa e ogni sua venuta in Italia provoca proteste legate al suo passato, ad alcune uscite, come la Bibbia bruciata a Firenze, perpetrate da persone che forse non ne hanno mai ascoltato una canzone. Ma è l'immagine che in passato il cantante ha dato di sé, molto provocatoria, l'appartenenza alla Chiesa di satana (sic) e alcuni video e messaggi a destare le preoccupazioni di alcuni fedeli.

La figura di Manson, insomma, fa da sempre discutere, soprattutto chi prende per buone posizioni passate, e questa volta hanno costretto il Sindaco della città, Mario Faccioli, a intervenire con una lunga lettera ai suoi concittadini, postata anche su Facebook. Dopo aver spiegato come funziona l'organizzazione del Festival, con cui il Comune, per ragioni di rischio di investimento, non c'entra molto ha voluto richiamare i cittadini di Villafranca "al senso di comunità e rispetto":

Primo punto sono credente e non per questo mi devo sentire minacciato da un signore che suonava, parlava, scriveva, suona parla e scrive, suonerà, parlerà e scriverà a prescindere da Villafranca. Posso assicurare che la mia fede forte o fragile che sia rimane intatta anche al passaggio a Villafranca di questo signore. Mediaticamente non lo ferma nessuno. Figuriamoci un Castello. Stesso concetto vale per mia moglie, le mie figlie, i miei genitori e tutti i miei cari che vivono in questa comunità. Trovo aberrante certe prese di posizione contro questo signore, contro l’amministrazione, da persone che ritengono di essere paladini di verità, portatori di sante croci, che.pregano per pioggia e tempesta, che raccolgono firme, che fanno sedute di preghiera. A tutte queste persone chiedo umilmente di porre attenzione a questi comportamenti. La mia fede non semina odio, non costruisce muri, non ha paura del diverso.

Il Sindaco, insomma, va anche al di là del discorso musicale, parlando di comunità, ma anche di approccio alle posizioni laiche (" le diversità vanno rispettate e le prevaricazioni combattute con fede religiosa o fede di valori che sia, senza odio, senza violenza ma con la forza dello spirito").

Non trovo giusto confondere valori e ruoli che non devono prevaricare i compiti. Non si entra nella laicità di un comune con l’arroganza, pensando di avere la verità. Secondo punto. Da padre e marito richiamo me stesso e tutti voi al grande compito educativo nei confronti dei nostri figli. Compito in certi momenti difficili per le nostre fragilità umane. Il nostro grande compito è educarli a distinguere il bene e il male, ad essere forti nei valori che gli trasmettiamo, ad affrontare il mondo dove le diversità vanno rispettate e le prevaricazioni combattute con fede religiosa o fede di valori che sia, senza odio, senza violenza ma con la forza dello spirito. Educarli al rispetto degli altri all’impegno e l’esempio all’interno della comunità. Terzo punto. Parla il Sindaco. Attenzione a confondere i valori, dall’imposizione dei valori. La nostra comunità è complessa per le diversità, la forza e le fragilità che ogni giorno è costretta a confrontarsi.

La richiesta finale è quindi quella di fermarsi con tutte le proteste che continueranno, presumibilmente, fino al giorno del concerto:

Oggi vedo che invece quel mondo non solo sta spaccando una comunità ma sta pesantemente interferendo e seminando odio. Vi prego fermatevi. Fermatevi non per me ma per tutti quelli che costringete a schierarsi, per tutti quelli che non sanno, per tutti quelli che rischiano di non capire. Chi vuol far politica lo faccia non utilizzando la fede e chi è uomo di fede non faccia politica.

Il cantante, che recentemente ha perso il padre, Hugh Warner, sarà in Italia il 26 a Villafranca, appunto e il giorno prima, il 25 luglio al Postepay Rock in Roma, che si tiene nella Capitale.

La lettera completa del Sindaco

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