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Un’inedita Amy Winehouse 14enne canta ‘Happy Birthday’ a un’amica (VIDEO)

In occasione dell’uscita, il 3 luglio, del documentario ‘Amy’, dedicato a Amy Winehouse, è uscita una clip che vede la cantante inglese cantare ‘Happy Birthday’ durante il compleanno di un’amica.
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Mancano pochi giorni all'arrivo nei cinema di ‘Amy', il documentario dedicato ad Amy Winehouse firmato da Asif Kapadia, che in passato aveva girato anche quello dedicato ad Ayrton Senna, e dopo le forti polemiche scatenate dal padre della cantante a causa di come ne usciva ridimensionata la sua figura, escono nuovi video di una Winehouse giovane e sorridente. Oggi, infatti, è stato mostrato un nuovo stralcio del film che mostra, oltre ad interviste a chi conosceva la ragazza – compresa quella molto criticata all'ex compagno di Amy, che l'aveva introdotta all'uso delle droghe pesanti – anche filmati d'epoca, inediti, in cui si mostra la sua gioventù. In questa nuova clip si vede una Winehouse 14enne in compagnia di alcune amiche cantare, facendo presagire già il suo talento, un ‘Happy Birthday' dedicato a una sua amica nel 1998. Poche note che già ne facevano capire le potenzialità.

Il documentario uscirà il 3 luglio, ma già a Cannes se n'è molto parlato, soprattutto da quei pochi che hanno avuto l'occasione di vederlo, scatenando enorme dibattito attorno alle immagini. Un dibattito, in verità, quello sulla cantante inglese che va avanti fin da quando fece il suo ingresso tra i grandi della musica, mescolando un incredibile talento a una vita dissoluta fatta di droghe, disturbi alimentari e quell'alcol che la ucciderà il 23 luglio 2011, quando sarà ritrovata senza vita nella sua casa con tre bottiglie vuote di vodka e un'intossicazione da alcol, appunto. Da quel momento in poi la vita della Winehouse è stata rivoltata e si è saputo anche come ha passato le ultime ore della sua vita, tra foto cercate sul web, la ricerca di compagnia e l'alcol.

Con questo film Kapadia voleva rimettere in ordine le carte, ma è stato accusato dal padre della cantante, che ha anche cercato di vietare la proiezione al Festival francese, di non aver voluto fare una reale ricerca della ‘verità' bensì portare avanti un'idea precostituita: "Onestamente credo che siano state 50 cose ad ucciderla, non solo una. È stato tutto: la sua situazione a casa, la sua famiglia, le sue relazioni, il suo ragazzo, la poca stima di sé, il non sentire troppo amore per amarsi e prendersi cura di sé. Tutto questo" ha dichiarato il regista nel parlare di quello che aveva scoperto investigandone la vita e ha aggiunto: "E poi, in cima a tutto ciò, i troppi soldi e il troppo successo. Nessuno le diceva no, nessuno l'ha fermata. È andata avanti per troppo tempo, è scappata di mano e quando hanno cercato, infine, di stopparla, era troppo tardi".

Ecco il video:

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