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Tony Maiello: “A Sanremo non mi vogliono, è solo un business”

Il cantante, che vinse tra le Nuove Proposte nel 2010, dice la sua sui meccanismi che regolano il Festival della canzone italiana: “Per andare a Sanremo bisogna aver venduto migliaia di dischi, non importa se scrivi la canzone più bella del mondo”.
A cura di Valeria Morini
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Vincitore della categoria Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2010 (dopo il quarto posto nelledizione di X-Factor), Tony Maiello non ha probabilmente conosciuto il successo che sperava. Nonostante il prestigioso premio e la protezione di Mara Maionchi, Maiello ha lasciato l'etichetta di quest'ultima per ripartire da una posizione più indipendente rispetto al mondo discografico ufficiale. All'indomani della conclusione di Sanremo 2015, dal suo profilo Facebook il cantante dice la sua sui meccanismi che regolano il Festival: Sanremo è, sostanzialmente, una macchina per far soldi, dove la scelta degli artisti è condizionata dalle case discografiche, dai talent e dalla necessità di ottenere gli investimenti degli sponsor.

Mi chiedono spesso se tornerò mai a Sanremo, allora adesso provo a spiegare a mie parole come funziona il meccanismo, almeno per come la penso e per la mia esperienza.

Il Festival di Sanremo è una macchina da soldi come si può immaginare, così come li spende allo stesso tempo li deve incassare, ma negli anni alcune edizioni sono state chiuse in passivo o a limite quasi in pareggio.
Il Festival, inoltre, copre le spese di ogni artista e della sua crew che se non erro sono circa 10.000 € per ogni "giovane proposta" e circa 20.000 € per ogni singolo "campione", quindi siamo ai primi quasi 500.000 € di spese che devono rientrare.

Il Festival ovviamente si avvale anche degli sponsor per affrontare queste enormi spese, ma gli sponsor (soprattutto pubblicitari) non pagano subito, ma chiudono dei contratti a cifre "variabili" con una soglia prestabilita…mi spiego meglio, non conosco i termini economici, ma detta semplicemente lo sponsor paga a seconda dello share, quindi meno è lo share e meno pagano, in caso contrario ovviamente più è alto lo share e più lo sponsor paga la soglia stabilita.
Tutto questo ovviamente viene "ipotizzato" prima e nessuno potrebbe sapere l'andamento del Festival, ecco perché gli sponsor si tutelano in questo modo.

Detto ció, quindi, il Festival deve essere impeccabile e fare i giusti investimenti tra cantanti e ospiti vari per attrarre più sponsor possibili e soprattutto il pubblico.

Il pubblico genera il televoto, risorsa indispensabile per il Festival di Sanremo, ma come può trovare il modo di convincere la gente a votare?
…Con i cantanti, soprattutto quelli sulla cresta dell'onda freschi dai vari talent o quelli che hanno un "nome" abbastanza consolidato nel mondo della musica, che bene o male vendono ancora dischi o che in qualsiasi altro modo facciano parlare di se.

Questo significa che oltre alla competizione, alla musica, alle belle canzoni, ai cantanti e alle discografiche è anche un enorme business.

Un business dove, secondo il parere di Maiello, le vendite contano più della qualità musicale:

Detto ció, se mai un giorno ci sarà la mia presenza su quel palco, io avrò già avuto almeno 1 mio disco d'oro in precedenza, perché vi assicuro che senza di quello, senza aver venduto qualche migliaia di copie e senza essere risalito dal mio silenzio radio e discografico, non ci salirò…ma non perché io non ne abbia voglia, anzi, ma proprio perché non "posso", io non posso andare a Sanremo fin quando non avrò la giusta attenzione del mercato, nemmeno con la canzone più bella del mondo, perché probabilmente nemmeno la ascolterebbero.

Posso dire solo che continuo sulla mia strada e semmai un giorno mi capiterà di nuovo di risalire sul palco di Sanremo, ne sarei felice oltre che onorato perché resta pur sempre un palco importante, al di là di tutto.

Sono parole dure e molto amare, quelle di Maiello, ma che, in fin dei conti, non dicono nulla di nuovo. Davvero qualcuno si illude che alla base dell'immensa macchina sanremese non ci siano i poteri forti del mondo televisivo e musicale?

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