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Sarà un Sanremo trentenne e rampante, in barba agli snob

Dopo solo un giorno dall’annuncio dei 14 Big in gara, sui giornali parte la gara a chi la spara più grossa. Ma in barba ai criticoni, questo sarà il Sanremo più bello degli ultimi 10 anni.
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A febbraio o marzo è un aspetto che ha poca importanza dal punto di vista artistico (è su quello etico e morale che ha importanza eccome!), c'è già una sicurezza: sarà un buon Festival di Sanremo, almeno per quel che riguarda i big. Archiviate, per ora, le polemiche in merito alle discutibilissime selezioni dei giovani, i 14 della "gara che conta" sono un giusto compromesso tra le barbare logiche dell'industria musicale e il consenso del pubblico. In barba ai criticoni dello spettacolo che già ieri, con i loro tweet affilati, gridavano allo scandalo per l'esclusione di Gino Paoli, di Irene Grandi e Nesli e per la presenza di "perfetti sconosciuti" quali Maria Nazionale, Almamegretta, Marta sui tubi. Ma dove hanno vissuto questi signori prima di ieri?

Ma quale Primo Maggio? Si legge che il Festival di Fabio Fazio sarà uno spettacolo più vicino ai canoni del Concertone del Primo Maggio, piuttosto che a quelli della kermesse della Canzone Italiana, soltanto perché ci saranno Almamegretta e Marta sui tubi. La storia di queste due band sono entrambe notevoli, i primi riconosciuti in tutta Europa, legati a doppio filo con la sperimentazione musicale, cresciuti con l'influenza di collaborazioni artistiche che nessuno dei 14 vanta, su tutti i Massive Attack. Mentre i Marta sui tubi girano l'Italia da quasi dieci anni, riempendo i club e infiammando i festival da musicisti indipendenti. Cresciuti nella Bologna di Lucio Dalla, si doveva aspettare l'arrivo di Mauro Pagani alla direzione artistica per poterli finalmente vedere riconosciuti all'interno di questa "Canzone Italiana" che, per quest'anno, non sarà soltanto una canzonetta.

Di Maria Nazionale si è scritto già l'indicibile: "Ma chi è questa?". Posto che gli anni di carriera dell'artista di Torre Annunziata sono già 25, se non dovesse bastare la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2010 in coppia con Nino D'Angelo (fallimentare, questo è vero), c'è una recente collaborazione con Francesco De Gregori per l'album Vola, vola, vola oltre ad un David di Donatello vinto nel 2009 come miglior attrice non protagonista per Gomorra di Matteo Garrone. Non dovesse bastare questo, vi sveliamo che, dopo la comunicazione ufficiale dei 14, la sua scheda su fanpage.it è stata tra le più condivise. In barba agli snob, agli avvezzi alle facilonerie, ci sarà anche lei sul palco di Sanremo.

Viva il cantautorato. Daniele Silvestri e Max Gazzè garantiscono da soli il "prezzo del biglietto", Simone Cristicchi un Festival lo ha già vinto cantando le storie dei centri d'igiene mentale, mica pizze e fichi. Elio e le storie tese sono il reale gradito ritorno, diciassette anni dopo quella terra dei cachi che spiazzò l'Italia, Simona Molinari e Peter Cincotti insieme già hanno mostrato di saperci stare, con il brano In cerca di te, Malika Ayane è una delle voci più calde e belle del panorama nazionale. Raphael Gualazzi scrive, produce ed arrangia tutto da se', nel 2011 vinse la categoria Giovani, i Modà sono il ponte per le generazioni più giovani insieme ai tre "talent", finalmente pieni di talento, Chiara Galiazzo, Marco Mengoni e Annalisa Scarrone.

Sarà una kermesse trentenne e che ai trentenni ammicca, questo è certo, l'impressione resta quella che possa essere uno dei Sanremo più belli di questa decade. E tanti saluti agli snob.

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