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Righeira, i padri del ‘tormentone’ che oggi entusiasmano i live estivi italiani

I Righeira sono, probabilmente, i primi a creare un vero e proprio ‘tormentone’. Anzi ne scrissero vari, da ‘Vamos a la playa’ fino a ‘L’estate sta finendo’ e una serie di singoli rimasti nella Storia della musica italiana. Oggi i due continuano nella loro vita ‘live’.
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C'era un'epoca in cui i tormentoni non duravano solo una stagione, ma avevano il tempo di sedimentarsi e restare negli anni. Un tempo, insomma, il cui il termine ‘tormentone' non era annuale (o quotidiano), ma pluristagionale. Erano gli anni che precedevano la musica liquida, la digitalizzazione del supporto e finanche dei cd. La musica erano i vinili e le musicassette, e le estati erano segnate dal Festivalbar e da un gruppo formato da quelli che tutti credevano fratelli e invece lo erano solo nei nomi che utilizzavano. Erano, infatti, i Righeira, con le loro canzoni a scandire le estati degli '80.

Cosa successe all'epoca e cosa sono diventati ora, lo hanno psiegato loro stessi in un'intervista data lo scorso anno, a proposito di una domanda su richieste di partecipazioni ai reality:

Non siamo da reality, siamo poco manipolabili. Ormai siamo delle icone, purtroppo. Avevamo delle idee e siamo stati fortunati a trovare delle persone che ci hanno aiutato a veicolarle verso l'esterno.

Chi sono i Righeira

I Righeira sono il duo torinese formato da Michael (Stefano Rota) e Johnson (Stefano Righi) che di cognome facevano Righeira come Joey, Johnny, Tommy e Dee Dee facevano Ramone. Insomma, un cognome d'arte per dare il nome a una delle coppie che ha scritto la storia dei tormentoni estivi degli ultimi decenni. Con un'attitudine stravagante e giocosa e pezzi come "Vamos a la Playa", "No tengo dinero" e "L'estate sta finendo" sono entrati di diritto nelle vite estive di gran parte dell'Italia e di diverse generazioni che mandano a memoria quelle note disco che puntuali tornano a soppiantare quelli i tormentoni annuali (e che probabilmente tali resteranno).

E proprio parlando di come sono cambiati i tempi, in un'intervista riportata dal Giornale si legge che:

Oggi i tormentoni viaggiano a ritmi troppo veloci, le canzoni durano due settimane. Tutto passa e tutto si dimentica subito. Ai tempi di "Vamos a la playa" c'era il disco da comprare mettendo i soldi da parte. Ora il web ha sconvolto tutto.

Cosa significa il testo di ‘Vamos a la playa'

‘Vamos a la playa' è del 1983 ed è stato il primo singolo di successo dei Righeira, i quali trovarono nello spagnolo la lingua preferita per i primi successi. Ma dietro un ritmo scansonato, a dispetto di quello che si può pensare, si nasconde un testo che fa riferimento a una bomba nucleare che porta radiazioni, un ‘viento radiactivo' e un' ‘agua fluorescente'. Nonostante tutto, il brano volò al primo posto della classifica italiana e fu un vero e proprio successo internazionale. Poco dopo arrivò ‘No tengo dinero', un altro brano in spagnolo, che ottenne poco meno successo del precedente, ma tale da renderlo un must nel futuro.

‘L'estate sta finendo' e una storia ‘live'

Ma fu il 1985 a segnare definitivamente la loro carriera, grazie a "L'estate sta finendo". Niente spagnolo, questa volta, un testo malinconico che parla, appunto, della fine dell'estate, ma uscito quando la stagione era appena cominciata, in tempo per fissarsi nella mente degli italiani e per vincere quell'edizione del Festivalbar. I Righeira continueranno a scrivere pezzi, partecipando anche al Festival di Sanremo, nel 1986, con ‘Innamoratissimo (tu che fai battere forte il mio cuore)', poi ci fu un periodo di lavoro solista da parte dei due, e un album, ‘Uno, Zero, Centomila' uscito nel 1992, a 7 anni da ‘Bambini Forever' del 1985. Gli anni '80 sono finito, la discografia ufficiale dei Righeira si ferma e solo nel 2007 vedrà la luce ‘Mondovisione', il loro ultimo album. Ma se le uscite discografiche sono rade (anche se va annoverata la collaborazione del 2011 con i Subsonica ne ‘La Funzione'), i due ancora oggi sono tra i must delle feste in cui ci sia voglia di ballare e divertirsi.

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