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Queen, il ritorno: “Siamo una macchina perfetta anche senza Freddie Mercury”

I Queen tornano in tour riportando sui palchi europei e non solo i più grandi successi della storia della band. Al posto di Mercury Adam Lambert, rispettoso ma non intimorito. E Deacon e May non si sentono invecchiati, ma anzi più bravi di un tempo.
A cura di A. P.
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Brian May e Roger Taylor ci provano ancora, con la stessa energia di un tempo, per riproporre i Queen in una formazione che li vedrà in giro per le capitali europee e non solo, pronti a far rivivere alle migliaia di fan della band le stesse emozioni di un tempo. O meglio, ci sperano. Della band originaria sono rimasti solo i due musicisti, visto che John Deacon ha definitivamente abbandonato, pur concedendo al batterista e al chitarrista di usare il nome della band senza alcun problema. Il tour coincide con la presentazione di un album che raccoglie sì i successi principali della storia della band, inserendoci però alcuni inediti con la voce magica di Freddie Mercury, registrazioni del passato mai editate, tra le quali un duetto con Michael Jackson, che adorava Mercury: "Se solo ora abbiamo pubblicato il loro duetto è perché questa versione non era mai stata registrata interamente, ma era su più nastri, come un puzzle. Per fortuna lo abbiamo ricomposto". Queste le parole dei due superstiti, a Berlino per presentare il tour che partirà il prossimo 13 gennaio da Newcastle e passerà anche per l'Italia, il 10 febbraio al forum. Del disco, uscito lo scorso 11 novembre, parla proprio May:

È stato difficile mettere assieme il materiale. Si è trattato di riascoltare vecchie registrazioni sparse in varie parti del mondo. Oltre a questi tre pezzi, abbiamo trovato anche un altro paio di cosette nuove che potranno essere interessanti in futuro.Non avevamo nessuna linea guida da rispettare. All'inizio volevamo proporre solo i pezzi meno conosciuti, poi solo quelli romantici, alla fine però abbiamo però deciso di rispondere alla domanda forse più difficile che potevamo porci: qual è la vera essenza dei Queen

Ma appunto, chi manca è indubbiamente Mercury, il collettore di quella band fenomenale, che i membri superstiti hanno provato a "sostituire" diverse volte, consapevoli che il concetto di sostituzione fosse di per sé impossibile. Da due anni collaborano con Adam Lambert, conosciuto ad American Idol, che non teme il confronto importante, pur rispettando profondamente Mercury: "Non imiterò mai Mercury, non avrebbe senso, così come non cercherei mai di stravolgere il modo con cui il pubblico è abituato ad ascoltare le sue canzoni. Ho cercato una mia via. La buona risposta ricevuta finora dai fan della band mi spinge a proseguire su questa strada". May e Taylor d'altronde, dopo aver tentato un'altra strada dal 2004 al 2009: "Avessimo fatto cinquemila provini non avremmo mai trovato qualcuno così adatto. Paul Rodgers ha un approccio più blues. Lambert invece incarna perfettamente lo spirito dei Queen". Ma in sintesi, non pensano nemmeno lontanamente che stiano oltraggiando e maltrattando il glorioso passato:

Ora suoniamo meglio che all'epoca. Siamo più consci di ciò che piace e dei tempi da rispettare quando si sta sul palco. Se Mercury ci guardasse oggi sarebbe orgoglioso di vedere come quella macchina che costruimmo assieme un tempo ancora oggi funzioni splendidamente

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