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Processo Michael Jackson: cacciato blogger per aver scattato una foto

Al processo che vede la famiglia del Re del pop opporsi all’ex etichetta AEG c’è il divieto totale di scattare foto. Ma il blogger si difende: “È stato uno scatto fortuito”
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Nel processo in tentato dalla famiglia Jackson contro l'ex etichetta del cantante AEG non sono solo i testimoni a essere protagonisti. Durante una seduta, infatti, il blogger William Wagener che sta seguendo il processo dal principio è stato allontanato per aver scattato una foto e gli è stata confiscata la macchina fotografica. Le regole riguardo video e foto durante il processo sono molto stringenti, al punto che il blogger è stato allontanato non solo dalla stanza dove si teneva l'udienza, ma dall'intero edificio e dovrà tornare giovedì prossimo per sapere se l'interdizione sarà permanente.

Il processo va avanti ormai da tempo e vede la famiglia di Michael Jackson chiedere un risarcimento all'etichetta di 40 miliardi di dollari per negligenza nei confronti del medico assunto per curare il re del pop e per aver ignorato i segnali preoccupanti per la sua salute.

Il blogger si difende dicendo di aver scattato la foto in maniera del tutto fortuita e che un'interdizione definitiva gli impedirebbe di seguire pr bene il processo. Wagener è un affezionato dei processi di MJ, avendo seguito anche quello in cui MJ era accusato di abuso sui minori e ha spesso accusato la stampa di non raccontare la verità. Il blogger aveva, in passato, cercato di raccogliere 10 milioni di dollari per girare un documentario sul processo per abusi, riuscendone a racimolare solo 10 mila.

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