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Piero Pelù all’Angelo Mai attacca Renzi: “È un boy-scout di Licio Gelli”

Piero Pelù al concerto contro lo sgombero dell’Angelo Mai attacca Renzi e manda un messaggio al Gip: “Questo è un luogo dove si lavora e si fa cultura, quindi deve stare sul cazzo”.
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Piero Pelù, presente al concerto contro la conferma dello sgombero dell'Angelo Mai, ci va giù pesante contro le istituzioni. Prima di iniziare a cantare rivolge un messaggio "a tutti i poliziotti in borghese" e si rivolge a Matteo Renzi come "un capo di governo che è un boyscout di Licio Gelli".

Un messaggio a tutti i poliziotti in borghese qui in mezzo a noi, oggi. Portate questo messaggio al Gip, qui non solo si fa associazione a delinquere a fini estorsivi e mafiosa, qui si fa spaccio internazionale di idee socialmente utili. Dovete assolutamente condannarle, ormai avete un capo di governo che è un boyscout di Licio Gelli e non potete lasciarvi scappare quest'occasione.

Il leader dei Litfiba, attuale coach di "The Voice" ha poi aggiunto prima di iniziare a cantare:

Questo è un luogo dove si fa cannibalismo, si mangiano bambini, si fa prostituzione minorile. E soprattutto l'Angelo Mai è un luogo in cui si lavora, un luogo in cui si fa cultura, quindi deve stare sul cazzo.

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