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Pete Burns, prima di morire denunciò che la dipendenza da chirurgia lo aveva quasi ucciso

Prima che un infarto lo uccidesse Pete Burns aveva parlato degli enormi problemi che la chirurgia gli aveva causato in questi anni in cui si era sottoposto a circa 300 interventi, alcuni dei quali andati male.
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Pete Burns (Photo by Gareth Cattermole/Getty Images)
Pete Burns (Photo by Gareth Cattermole/Getty Images)

Un arresto cardiaco ha messo fine, a soli 57 anni, alla vita di Pete Burns, storico frontman dei Dead or Alive, la band ricordata soprattutto per il successo di un pezzo come "You Spin Me Round (Like a Record)". "Un vero visionario, un talento cristallino" lo definiscono il compagno Michael Simpson, l'ex moglie Lynne Corlett e il manager Steve Coy nel comunicato in cui hanno confermato la morte del cantante a cui nella giornata di ieri in molti hanno reso tributo. Personaggio che ha segnato un momento importante della storia musicale e sociale britannica, Burns era noto anche per uno stile androgino e negli anni per un numero enorme di plastiche, cosa che, stando a quanto dichiarò in quella che è una delle sue ultime interviste, lo stavano portando alla morte: Non mi importa nulla del genere e dell'essere drag. Non sto cercando di essere una donna mettendomi abiti femminili (…). Sono stato cresciuto con un incredibile dose di libertà e creatività, poi la società ha messo una serie di costrizioni alle cose", spiegò anni fa, parlando proprio della sua immagine.

300 operazioni di chirurgia plastica

In questi anni Burns – che aveva partecipato anche a diverse trasmissioni tv, tra cui il Grande Fratello – si era sottoposto a circa 300 operazione e durante una puntata di una trasmissione che parlava dei danni della chirurgia plastica, aveva affermato: "Il numero di operazioni a cui mi sono sottoposto sono circa 300, spero che quando avrò 80 anni e andrò in paradiso dio non mi riconosca". la voglia – l'ossessione, in realtà – di modificare i propri lineamenti nacquero proprio a seguito del successo di "You Spin Me Round (Like a Record)": "Mi stavo rendendo conto di star diventando un'entità visuale e che dovevo apparire bello. Avevo il naso rotto, nei giorni del punk qualcuno mi colpì alla testa a Liverpool e il naso si spostò su un lato".

I mille problemi delle operazioni di chirurgia

L'operazione per aggiustare il naso però non terminò bene e il cantante fu costretto a decine di piccoli interventi correttivi compresi interventi agli zigomi e alle labbra, ma anche questi ultimi andarono male e il materiale iniettato cominciò a espandersi su tutto il viso: Cominciarono a uscirmi buchi su tutta la pelle e se la toccavo un po' troppo cominciava a fischiare e cacciare questo fluido giallo. Fu ripagato, per questi danni, ma comunque fu costretto a subire altre 200 operazioni nello spazio di due anni, portandolo a una forte depressione, con i medicinali che era costretto a prendere che avevano un forte impatti anche sulla sua salute, causandogli coaguli di sangue e problemi seri a gambe, cuore e ai polmoni.

Il ricordo dei colleghi

Tra i tanti artisti che lo hanno ricordato sui social ci sono Marc Almond dei Soft Cell che lo ha definito "una creatura favolosa, fantastica e brillante e sempre dolce nei miei confronti", mentre Boy George, con cui pure ci fu qualche screzio in passato, ha detto che è stato "uno dei nostri eccentrici reali e una parte importante della mia vita!"

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