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Perdermi è il nuovo video degli EPO [ESCLUSIVA]

“Perdermi” è il secondo singolo estratto dall’album “Ogni cosa è al suo posto” degli EPO: il videoclip è stato diretto da Francesco Ebbasta e prodotto dai TheJackaL.
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Dopo l'ottimo esordio del nuovo album degli EPO, Ogni cosa è al suo posto,  in esclusiva a Fanpage ecco il secondo e attesissimo video della band napoletana, Perdermi. Nelle parole del cantautore Ciro Tuzzi, tra le voci più intense che la città di Napoli ha prodotto negli ultimi venti anni, scrivere canzoni è un po' come fare l'artigiano che costruisce sedie, "devono essere belle, solide e allo stesso tempo comode". E tra le dieci "sedie" spicca per bellezza e comodità proprio il nuovo singolo che racconta, prima in modo dolce poi più aggressivo, quanto è dolce e naturale voler decidere di perdersi per poter tornare ad esistere. Il gruppo, protagonista della seconda puntata di Fanpage Town, è già reduce da due ottime prove live (quattro se consideriamo uno showcase alla Fnac di Napoli e la partecipazione al Concerto del Primo Maggio "alternativo" dell'AngeloMai di Roma) che hanno fatto registrare il tutto esaurito a Galleria Toledo e al First Floor Club di Pomigliano d'Arco. Il tour prosegue alla volta di Bologna, Perugia e Giffoni per il Neapolis Festival.

Prosegue il sodalizio con i The JackaL. Dopo aver prodotto il primo singolo degli EPO, A piedi nudi sui vetri , i creatori di Lost In Google firmano anche Perdermi. Alla regia c'è ovviamente uno dei talenti più visionari del momento, Francesco Ebbasta, che dopo aver creato un vero e proprio cortometraggio per il precedente singolo, stavolta concentra l'attenzione sul gruppo, completato da Michele De Finis alle chitarre (e ai "treni che deragliano", De Finis è un ottimo rumorista) e da Jonathan Maudano alla batteria. I tre ragazzi sono in una stanza vuota e scura, poche luci e alcuni specchi produrranno un suggestivo effetto che sposa appieno le parole del testo, aprendo la strada ad "un posto in cui perdermi, graffiarmi e sporcarmi le mani, io voglio esistere, esistere".

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