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Perché è morto Chris Cornell dei Soundgarden? Si indaga per possibile suicidio

La morte di Chris Cornell, cantante dei Soundgarden, avvenuta la scorsa notte a Detroit, potrebbe essere stata causata da un suicidio, stando almeno a quanto riferiscono gli investigatori.
A cura di Redazione Music
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Chris-Cornell
Chris Cornell (Getty Images)

La morte, a soli 52 anni, di Chris Cornell, cantante, tra gli altri, di Soundgarden e Audioslave, avvenuta la notte scorsa ha lasciato il mondo della musica senza parole. Sono ancora poche le notizie note riguardo il decesso di quella che è stata un'icona del grunge e della musica tutta, negli anni '90: ma se inizialmente, l'agente del cantante, Brian Bumbery, l'aveva definita "improvvisa e inaspettata" pian piano nuovi dettagli sono stati rivelati da fonti investigative e di conseguenza da alcune testate. Non si esclude, infatti, che quello di Cornell possa essere stato un suicidio, come da alcune voci girate nelle ore immediatamente successive.

All'Associated Press il portavoce della Polizia di Detroit – città in cui si era esibito la sera prima e dove è stato ritrovato il corpo del cantante – Michael Woody  ha spiegato di non poter rilasciare molti dettagli ma che stanno indagando anche la possibilità di un suicidio. Il cantante è morto al MGM Grand Hotel e ha spiegato che è stata la moglie di Cornell a chiamare un amico comune per controllare che fine avesse fatto il marito e a quel punto l'uomo avrebbe forzato la porta della camera d'albergo trovandolo morto sul pavimento del bagno dove i medici hanno confermato la morte. "Al momento stiamo indagando anche un possibile suicidio – ha detto un'altra fonte investigativa a Variety – ma dobbiamo aspettare un referto medico per determinare con precisione le cause del decesso"

Pochi minuti dopo l'annuncio della morte del cantante che dall'AP si è propagata in tutto il mondo, sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio da parte di amici e colleghi del cantante, che si aggiungono man mano al dolore dei fan. Cornell aveva raggiunto la popolarità come frontman dei Soundgarden – autori di brani come "Black Hole Sun", "Spoonman" e "Fell on Black Days", una delle band di punta del grunge mondiale, la prima a firmare con una major, spianando, successivamente, la strada a band come Nirvana, Pearl Jam e Alice in Chains. Successivamente ha militato anche, tra gli altri, nei Temple of the Dog – band formata con membri dei Pearl Jam -, negli Audioslave – con membri dei Rage Against the Machine – oltre a nutrire la propria carriera solista, cominciata nel 1999.

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