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“Musica Contro Le Mafie” diventa un documentario

Cosa può fare la musica per combattere la mafia? Ce lo spiega il progetto “Musica Contro Le Mafie” che si avvale della collaborazione di molti musicisti italiani e sta per diventare un documentario.
A cura di Francesco Raiola
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"È così che si sconfigge la mafia. Si sconfigge sul terreno culturale, perché la mafia propone un modello culturale che è quello dell'arrivare prima, delle scorciatoie". Con queste parole Giovanni Tizian, giornalista de L'Espresso che vive sotto scorta, spiega perché la cultura è fondamentale per combattere la mentalità mafiosa. Un fil rouge, questo, che attraversa il progetto "Musica contro le mafie" che nasce come libro (con cd) contenente un contributo letterario di 60 artisti tra cui Roy Paci, Eugenio Finardi, Marlene Kuntz e moltissimi altri.

Il progetto nasce dal basso e si avvale dell'impegno e del sostegno di decine di artisti italiani oltre a personalità da sempre attive nel campo della lotta contro le mafie, come Salvo Vitale o l'Associazione Libera di Don Ciotti che contribuisce e dà il proprio placet all'operazione. Al libro, uscito nel gennaio 2013, seguirà un documentario, diretto da Claudio Metallo, che nasce da un'idea di Gennaro de Rosa del Coord. del Progetto "Musica contro le mafie" e ha l'intento di denunciare cosa rappresentano le mafie oggi in Italia e aiutare a capire cosa possano fare materialmente la musica e la cultura in generale:

Le voci degli artisti ci guideranno in un percorso su questa tematica e con le molteplici testimonianze degli artisti e dei musicisti di “Musica contro le mafie”, incroceremo le voci di tutti, musicisti, non musicisti, istituzioni, magistrati, esponenti di Libera, intellettuali, scrittori, giornalisti che ci condurranno verso :

La MUSICA (la cultura) come strumento per risvegliare le coscienze e farle “risuonare” al fine di ottenere una “vibrazione unica” che contamini le coscienze verso una rinascita intellettuale. Una rivoluzione interiore che ci permetta di rivoluzionare il circostante.

Per ora è stato presentato il trailer (che potete vedere scrollando in basso), ma sarà possibile  vedere tutto il documentario sul web, luogo ideale, dicono gli organizzatori, vista la sua natura di documento collettivo e di denuncia. Il doc sarà, poi, portato in giro per l'Italia e non solo nel 2014, perché tra le altre cose, come spiega Maurizio Capone bisogna "recuperare i ragazzi a una legalità consapevole", non solo spaventarli perché "avere tutto il benessere del mondo fino a 30 anni e poi essere sparati in testa a 31 forse non è un gran modo di vivere".

Ecco il trailer del doc

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