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“Pino Daniele morto per edema cardiaco”, l’ospedale più vicino forse non l’avrebbe salvato

Sono queste le conclusioni della consulenza consegnata in procura dal team di medici legali nominato dal pm Marcello Monteleone. Secondo la perizia Daniele era cardiopatico cosciente e, se pure si fosse recato al pronto soccorso più vicino, non è detto che si sarebbe salvato.
A cura di A. P.
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La sera del 4 gennaio, quando Pino Daniele ha scelto di farsi trasportare in macchina dalla Toscana a Roma, era consapevole del pericolo che correva nell'affrontare quel lungo viaggio e raggiungere il suo cardiologo di fiducia. Si tratta della notte in cui il grande artista napoletano è morto, gettando nello sconforto i suoi fan e i suoi colleghi. Questa mattinasono state depositate le conclusioni della consulenza in procura, dal team di medici legali nominato dal pm Marcello Monteleone, che ha disposto ulteriori accertamenti. La consulenza descrive una situazione nella quale Pino Daniele fosse ampiamente consapevole della portata del rischio cui andava incontro nel non accettare il consiglio del suo medico, che gli aveva appunto suggerito di recarsi al pronto soccorso più vicino alla sua residenza toscana presso Magliano, vicino Grosseto. Inoltre la perizia, che fa un po' di chiarezza rispetto ai dati consegnati dall'autopsia di qualche mese fa, delinea una situazione nella quale non v'era alcuna certezza che il cantante non sarebbe morto ugualmente, seppure avesse raggiunto la struttura ospedaliera più vicina.

Una morte che appare, a fronte di tutto ciò, sostanzialmente inevitabile, essendo stato colpito da un decadimento della funzione cardiaca, con il conseguente edema che poi gli è stato fatale, che nessuno avrebbe potuto frenare. Come noto, nella notte del 4 gennaio Daniele decise di recarsi a Roma, in seguito ai forti dolori avvertiti nel pomeriggio di quella giornata, in seguito ai quali aveva appunto chiesto consulenza al cardiologo di famiglia. Il cantante, cardiopatico cosciente, era molto probabilmente consapevole delle sue condizioni di salute e la folle corsa verso l'ospedale romano, con la compagna Amanda Bonini al volante, non ha avuto gli effetti sperati, visto che l'artista napoletano sarebbe giunto presso la struttura ospedaliera di Roma già morto. La notizia arriva proprio nel giorno in cui Jovanotti ha annunciato che domani aprirà il suo concerto al San Paolo con un omaggio a Pino Daniele, accompagnato sul palco da Eros Ramazzotti e James Senese.

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