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Morta Roberta Alloisio, cantautrice genovese Targa Tenco nel 2011

Voce molto amata nella città ligure, è morta a soli 53 anni per un arresto cardiaco. Targa Tenco per l’album “Janua”, aveva collaborato con il Teatro della Tosse e con don Gallo. Il suo ultimo disco “Luigi”, era un omaggio proprio a Tenco.
A cura di Valeria Morini
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Roberta Alloisio, foto di Monica Torriani
Roberta Alloisio, foto di Monica Torriani

Lutto nel mondo musicale di Genova: a soli 53 anni, stroncata da un arresto cardiaco, è morta la cantautrice Roberta Alloisio. Di origine piemontese ma genovese d'adozione, era una voce molto conosciuta e amata nel capoluogo ligure, così come il fratello Gian Piero, anche lui cantautore e drammaturgo.

La carriera di Roberta Alloisio

La Alloisio ha debuttato ancora giovanissima nell'Assemblea Musicale Teatrale, gruppo fondato proprio dal fratello, che nel 1977 ha partecipato al Premio Tenco. Negli anni Ottanta è poi iniziata la sua collaborazione con il Teatro della Tosse di Genova; già nel 1981, Giorgio Gaber l'aveva diretta nello spettacolo "Gli ultimi viaggi di Gulliver".

Nel 2011 ha conquistato la Targa Tenco come migliore interprete, grazie all'album "Janua".  Ha collaborato molto con la Compagnia del Festival Suq e con don Andrea Gallo, partecipando al progetto "Esistenza, soffio che ha fame". L'ultimo album di Roberta Alloisio, "Luigi", è uscito lo scorso gennaio 2017 ed è dedicato a Luigi Tenco, scomparso esattamente cinquant'anni fa. Il 5 marzo la Alloisio avrebbe dovuto esibirsi nel jazz club Count Basie insieme a Fabio Vernizzi nello spettacolo "Janua – Storie d’oltremare, da Genova a Buenos Aires", mentre il 25 marzo Roberta sarebbe salita sul palco del Teatro della Tosse.

L'ultimo post Facebook poche ore prima della morte

Solo a poche ore prima della sua tragica e prematura scomparsa risale il suo ultimo post Facebook, che raccoglie una citazione della poetessa Patrizia Cavalli. Tanti i post di cordoglio dei fan, increduli di fronte alla perdita.

È tutto così semplice,
sì, era così semplice,
è tale l’evidenza
che quasi non ci credo.
A questo serve il corpo:
mi tocchi o non mi tocchi,
mi abbracci o mi allontani.
Il resto è per i pazzi.

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