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Miley Cyrus racconta l’incubo di Hannah Montana: “Ho avuto problemi col mio corpo’

In un’intervista a Marie Claire Miley Cyrus è tornata agli anni di Hannah Montana e degli enormi problemi col corpo e l’ansia che la colpirono. Troppo stress e il bisogno di essere perfetta che la portarono a soffrire di dismorfia.
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È una Miley Cyrus che non ti aspetti quella che esce fuori dall'anticipazione dell'intervista che la popstar ha dato a Marie Claire, che le ha dedicato la copertina di settembre. Immagini sobrie e un pezzo della chiacchierata puntata sul concetto di bellezza e soprattutto delle difficoltà vissute da adolescente, negli anni di Hannah Montana, in cui lavorava 12 ore al giorno e doveva essere perfetta. Perché se è vero che in molti, quando devono criticarla, si rifanno a quegli anni in cui era un modello per le teenager, che vedevano la classica brava ragazza, è anche vero che Miley era molto infelice:

Da quando avevo 11 anni era un po' come ‘Sei una popstar! E questo significa che devi essere bionda e avere capelli lunghi, e indossare cose attillate e luccicanti'. Intanto, ero questa ragazza fragile di 16 anni con una parrucca una tonnellata di trucco.

Quello che è oggi, insomma, è un derivato di quegli anni complessi in cui era ciò che non era al punto da portarla, probabilmente a vivere una sorta di dismorfia, ovvero un disturbo che porta a un'errata percezione di sé stessi, in senso negativo, ovviamente:

Mi è stato detto per troppo tempo come una ragazza deve essere per far parte di quello spettacolo. Mi facevano assomigliare a qualcuna che non ero io e questo probabilmente mi ha portato una dismorfia perché mi avevano resa graziosa, ogni giorno, per troppo tempo e quindi, quando giravo mi sentivo come: "Chi cavolo sono?".

La cantante ha anche parlato degli attacchi d'ansia che la colpivano a causa delle 12 ore di lavoro al giorno, un periodo in cui per svegliarsi era quasi dipendente dal caffè, in cui non voleva altro che potersi divertire con gli amici era entrata in un vortice dal quale, dice, pareva non poter più uscire. Oggi, insomma, non potrebbe mai essere la testimonial di un'azienda di bellezza a meno che non vogliano una che fuma erba e un po' se ne frega di Photoshop:

Quando guardi a quelle foto perfette e ritoccate ti senti come una me**a. Sbiancano la pelle delle ragazze di colore, ci lisciano le rughe.

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