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Marracash “Con ‘Status’ voglio colpire gli stereotipi hip hop” (VIDEO)

Esce oggi, 20 gennaio, il nuovo album di Marracash, “Status”. Un album che arriva a 4 anni da “King del rap” e con cui va oltre gli stereotipi del genere, collaborando con artisti vari, da Tiaziano ferro a Neffa, passando per Fabri Fibra e Guè Pequeno.
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Sono passati quattro anni da quando Marracash uscì con "King del rap", il suo terzo album che conteneva il singolo omonimo e oggi esce il suo nuovo "Status", un album mixato da Anthony Kilhoffer, braccio destro di Kanye West, e pieno di varie collaborazioni, da Tiziano ferro a Guè Pequeno, passando per Fabri Fibra, Neffa e Salmo. Un insieme di personalità diverse per un album che va oltre la definizione di rap. Pare che ultimamente alcuni tra gli esponenti più noti del genere stiano sganciandosi dalle definizioni classiche che si danno all'hip hop. Lo ha fatto Fedez pochi giorni fa durante un'intervista a Daria Bignardi nell'ambito della prima puntata de Le invasioni barbariche, quando, appunto, si disse di non sentirsi un rappresentante del genere e ha continuato sulla stessa lunghezza d'onda lo stesso Marracash, il quale, durante la conferenza stampa di presentazione, ha spiegato che "Il disco è quasi un progressive rap con queste canzoni molto lunghe che superano i 5 minuti, con la base che cambia e un lavoro sul testo serratissimo. C'è un tentativo di andare a colpire gli stereotipi dell'hip hop. C'è un pezzo, quello con Tiziano Ferro, in cui dico ‘Cosa ci faccio qui, cosa c'entro con loro', che è una domanda che a un certo punto mi sono proprio fatto. Ma io cosa sto facendo con questa roba, io non c'entro più, non mi rappresenta più. Il rischio è che a un certo punto diventi quello che odiavi, quello che non volevi essere da ragazzo".

Fuori dal calderone hip hop

Il termine "hip hop", oggi, pare voler racchiudere in questo termine ombrello una varietà multiforme di artisti e brani, ma il rapper spiega che non è così, che esistono tantissime sfaccettature del genere: lui, ad esempio, ha accantonato quel lato "cazzaro", dice, quindi: "Perché devo essere inserito in un calderone di gente che fa tutt'altra roba? Ma senza che questo sia un giudizio negativo, ognuno fa quello che vuole. Io non volevo sacrificare la metrica o le produzioni. Cioè, non avere più le produzioni hip hop per arrivare a tutti, non volevo diventare Laura Pausini, fare canzoni d'amore che non fossero sentite". E per non farsi mancare il riferimento a un altro cantante che sbanca le classifiche con canzoni d'amore ricorda di quando Vasco gli chiese di definire cosa fosse il rap: "È quello che facevi tu. Quando fai una canzone d'amore, nel rap, devi essere innamorato. Non puoi fare come Biagio Antonacci, che fai un album intero di canzoni d'amore" dice, anche perché, "Ha senso fare hip hop oggi, perché deve educare i giovani a essere ribelli".

Il singolo "In radio"

Dal 16 gennaio è in rotazione il primo singolo dell'album, "In radio", un mezzo visto "come simbolo, iniziazione, in grado di segnare il passaggio dall'anonimato alla fama, segnando così un taglio netto col passato, con gli amori e gli amici persi, lasciati indietro".

La tracklist completa di "Status"

Bruce Willis
Bentornato
Don (feat. Achille Lauro)
Vita da star (feat. Fabri Fibra)
A volte esagero (feat. Coez, Salmo)
20 anni (Peso)
Il nostro tempo
In radio
Vendetta
Senza un posto nel mondo (feat.Tiziano Ferro)
Status
Sushi & Cocaina (feat.Luchè)
Crack
Sindrome depressiva da social network
Nella macchina (feat. Neffa)
Di nascosto (feat. Guè)
Sogni non tuoi
Untitled

Servizio e montaggio: Sacha Biazzo

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