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Maria Salvador di J-Ax, un testo sulla marijuana diventato tormentone

Il testo di Maria Salvador parla di marijuana. Ma questo ormai è noto, come lo è il fatto che l’ultimo singolo (e relativo video su Youtube) di J-Ax sia diventato un tormentone per il rapper che affrontava l’argomento già 20 anni fa, quando con gli Articolo 31 scrisse ‘Ohi Maria’.
A cura di Francesco Raiola
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Maria Salvador di J-Ax è uno dei pezzi più suonati e amati di questa primavera. Vogliamo chiamarlo tormentone? Chiamiamolo tormentone di questo 2015. Uno dei primi almeno. La canzone del rapper è il nuovo singolo estratto da ‘Il bello d'essere brutti', l'album del rapper uscito a fine gennaio, esordendo in testa alla classifica FIMI dei più venduti e ancora oggi in top 10. Il brano è un inno del cantante alla marijuana, cantata assieme a Il Cile, artista che ha calcato anche il palco del Festival di Sanremo. Un brano che ha preso ispirazione da Rino Gaetano e Vasco Rossi, come ha dichiarato lo stesso cantante, che ha definito l'album "il disco più bello della mia carriera".

La storia di J-Ax è lunga. Il rapper – il cui vero nome è Alessandro Aleotti -, come è noto ha cominciato la sua carriera negli Articolo 31, gruppo che condivideva con Dj Jad, e che ha portato il rap oltre le maglie strette del genere underground. Sono loro alcuni degli artefici dello sdoganamento del rap su larga scala. Lo scriveva qualche mese fa su queste colonne Stefano Cuzzocrea, parlando del passaggio del genere da sottocultura a fenomeno mainstream

Il tempo è ciclico, si diceva, e, se negli ’80 è Jovanotti ad introdurre il rap nel pop, nei ’90 spuntano fuori gli Articolo 31. Il loro primo album alterna pezzi impegnati come "Fotti la censura" a quel famoso pennello che è riuscito a tinteggiare di rosa e di scandalo la politica italiana nella “nuova” Repubblica (…). Se non fosse stato per J-Ax e Dj Jad il potere contrattuale e mediatico dei rap avrebbe corso il rischio di restare patrimonio della sinistra extraparlamentare. Non a caso è proprio in quell’era che l’hip hop arriva a Sanremo.

‘Ohi Maria', la prima canzone sulla marijuana di J-Ax

In un universo che vedeva il rap già molto forte nel mondo cosiddetto underground, e che negli Usa stava era diventato già culto bisogna arrivare ai primi anni '90 perché il rap trovi la sua voce. Nel suo ‘Cinema in rima. La messa in scena del rap' (Agenzia X) Luca Gricinella fa un racconto molto interessante di quello che è il rapporto tra rap e cinema, raccontando gli Usa, ma anche la scena locale, toccando anche dello sviluppo del genere in Italia:

Nella prima metà degli anni novanta, nel pieno del boom popolare del rap statunitense, archiviati i tentativi nostrani degli anni ottanta di scrivere e cantare rime in inglese, il rap in italiano vive i suoi primi momenti di gloria.

Gricinella parla delle Posse e dei Centri sociali, non cita mai – se non per il loro film ‘Senza filtro' del 2001 – gli Articolo 31, ma è indubbio che J-Ax e Dj Jad abbiano contribuito a portare quelle sonorità in classifica. Se ‘Strade di città' gli diede una notevole spinta, fu con ‘Messa di vespiri' che fecero il boom. E quell'album conteneva quella che ad oggi è una delle loro canzoni più famose: "Ohi Maria". Il brano, che vinse ‘Un disco per l'estate', nel 1995, raccontava una storia d'amore tra J-Ax e la marijuana (‘Maria che fa Giovanna di secondo nome'). La canzone, appunto, divenne un tormentone ed entrò a far parte di quella serie di brani che nonostante cantino i tabù, hanno superato il muro del pudore italiano, diventando popolari.

Maria Salvador, un testo molto esplicito

Con Maria Salvador J-Ax ha cercato di bissare il successo di quel primo pezzo che ormai ha 20 anni. E pare che in queste prime settimane l'obiettivo sia stato raggiunto. Il mercato musicale è cambiato e anche i costumi del Paese (più o meno) e un pezzo rischia di diventare noto per qualche mese e poi essere scavalcato a destra da altro. Certamente resta il fatto che sentir cantare le droghe leggere da quello che ormai ha vestito anche i panni di star televisiva (grazie al ruolo di giudice a The Voice of Italy) non è una cosa semplice. La ‘maria' non è più mascherata da ragazza come all'epoca degli Articolo 31 e il testo è ormai esplicito. Così come i costumi del rapper:

ho fatto coming out persino con la DIGOS.
Sanno che fumo anche Finanza ed Interpol,
sanno anche che ho l'avvocato di Andreotti e Amanda Knox.
Dici che mi fotte il cervello, per adesso ho:
tre partite IVA, casa, barca, moto, Porsche.

Meno ironia e più egotrip ("Col vicino finanziere sul balcone che mi guarda, voglio che il quartiere veda bene chi comanda, così non mi nascondo e gliene fumo una in faccia. (…) Passo in fronte ad un controllo con paletta sollevata, ma io sto su un auto blu e mi aprono la strada!"), pur senza perdere il gusto della goliardia. J-Ax ha preparato il suo pubblico e non solo con continui riferimenti durante la trasmissione di Rai Due e alla sua rete non ha evitato una stoccata quando, nel presentare il video ha spiegato che avrebbe voluto farlo in anteprima durante la conferenza stampa di TVOI, ma gli è stato vietato. Un paradosso, col senno di poi, visto che ai Wind Muisc Awards l'ha cantata su Rai Uno. Ma tant'è.

Un video su Youtube da 6 milioni

Sulla sua pagina Facebook, poi, J-Ax sta facendo un conteggio delle visualizzazioni del video che lo vede protagonista assieme allo stesso Il Cile. Un video che è un piano sequenza che racconta – da una terrazza milanese – la giornata del cantante scandita dalla canna, seguendo il piano temporale del testo che comincia con "Sveglia, suona, buco in pancia. Scendo, moka, radio, canna" e si chiude con ‘Ma entro in stanza, lei già calda, via la gonna, maglia, tanga, suda, grida, birra, canna, guerra, vinta, canna, nanna!". Ad oggi il video è a 6 milioni di visualizzazioni e sale abbastanza velocemente se solo il 3 giugno il rapper annunciava i 5 milioni

5 milioni di views!
Visto la mia pesante intolleranza ai latticini forse sarebbe stato più giusto dire PANNA al posto di CANNA.
😁
Grazie a tutti.

Ah, non vi aspettate, però, di vedere canne nel video. Vi basti il testo!

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