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Marco Alemanno: “Eredi di Dalla mi hanno tolto tutto, ma Lucio resta con me”

In un’intervista a “Oggi” parla il compagno del compianto cantautore, che racconta con dolore quanto accaduto dopo la sua morte: “L’hanno tradito storici collaboratori e amici, o presunti tali. Una seconda, terza, quarta morte per lui”.
A cura di Andrea Parrella
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Marco Alemanno, compagno di Lucio Dalla per molti anni, sino al giorno della sua morte, nel marzo 2012, ha rilasciato una toccante intervista al settimanale "Oggi", nella quale oltre a raccontare cosa ne sia della sua vita a quasi due anni di distanza dalla scomparsa del compianto cantautore, non ha potuto evitare stoccate, seppur delicate, agli eredi di Dalla, che l'hanno di fatto estromesso da qualsiasi sfera affettiva meritevole d'essere destinataria dei beni lasciati dal cantautore, e anche ad amici e collaboratori storici che hanno preferito schierarsi dalla parte degli eredi: "L'enorme dolore provato dopo la sua improvvisa scomparsa purtroppo è stato gravato anche da orribili questioni umane, prima ancora che legali, a causa di incomprensioni tra me e gli eredi di Lucio, degli estranei entrati in casa di altri per decidere su tutto, dai soldi al patrimonio artistico, escludendo chi c'era prima e contava davvero qualcosa per lui. Non ho intrapreso nessuna azione legale nei confronti dei parenti di Lucio, con i quali non ho nessun rapporto".

Alemanno, che era stato tra i protagonisti del ricordo in memoria di Dalla andato in onda a marzo su Rai1 da Bologna, vive ancora nella città felsinea, ma non più nella casa storica del cantante a pochi passi da Piazza Maggiore. Continua a fare l'attore, come negli ultimi anni, e il risentimento maggiore lo serba per alcune persone amiche di Dalla, che hanno preferito voltargli le spalle nonostante lo conoscessero:

Ho scelto di rinunciare a combattere per difendere ciò che era mio, e che i signori eredi non riconoscevano tale. Niente mi avrebbe ridato Lucio, né i quadri, né le statue, né i soldi. Oggi non c'è dubbio che, comunque, sono molto più ricco io di loro: ho avuto e avrò sempre dentro di me Lucio, i nostri ricordi, la nostra vita. A loro resta solo il denaro. Ancora più doloroso poi è stato il “tradimento” di storici collaboratori e amici, o presunti tali, che per convenienza hanno preferito stare dalla parte degli eredi. Una seconda, terza, quarta morte per lui

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