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Lucio Dalla non lascia testamento: l’eredità ai cinque cugini

Decine di milioni di euro, abitazioni, società, diritti d’autore e d’immagine in mano ai cinque cugini di Lucio Dalla che adesso dovranno decidere se creare la Fondazione a cui stava lavorando il cantautore.
A cura di Fabio Giuffrida
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lucio dalla

Con la morte di Lucio Dalla subito i più curiosi si sono domandati dove sarebbe andato a finire il patrimonio del cantautore italiano morto l'1 Marzo 2012, stroncato da un infarto mentre si trovava all'Hotel Ritz di Montreux, cittadina svizzera dove aveva tenuto la sera prima un concerto. Nella basilica di San Petronio il 4 Marzo si è tenuto il suo funerale, nella stessa giornata avrebbe compiuto 69 anni ma il destino atroce non gli ha consentito di poter festeggiare con i suoi amici, collaboratori e fans più stretti che sono accorsi ad ogni modo in oltre 50 mila a dare l'ultimo saluto ad un cantanteche ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. Dopo i funerali che sono stati trasmessi in diretta televisiva, il cantante è stato tumulato nel Cimitero della Certosa di Bologna. Ma c'era già chi pensava al testamento.

Lucio Dalla non ha lasciato nessun testamento: i cinque eredi, che sono tutti suoi parenti, hanno deciso di dividersi l'eredità e non è ancora dato a sapersi se formeranno la Fondazione tanto voluta da Dalla, magari per sostenere il mondo della musica italiana, oggi in crisi come tutti i settori artistici. I cinque cugini dunque potrebbero non spartirsi l'eredità con il compagno di Lucio Dalla, Marco Alemanno, che per il momento non è stato affatto citato, dal momento che il cantautore scomparso non ha lasciato volontà scritte prima della sua morte. Ci sarà ancora da discutere, considerando che la posta in gioco è piuttosto alta e che i riflettori sono tutti puntati sui cinque cugini.

Abitazioni, società, royalties, diritti d'autore, ma anche una grande casa (3 mila metri quadrati) nel centro di Bologna, nelle Isole Tremiti e a Milo in Sicilia. Senza dimenticare poi i diritti d'autore della Siae su 581 canzoni (valide fino a 70 anni dalla morte dell'autore e quindi fino al 2082) , i diritti d'immagine e le quote di partecipazione di Dalla a due società. Secondo "Il Sole 24 Ore" si tratterebbe di alcune decine di milioni di euro di eredità senza contare poi il valore immobiliare di mercato delle sue proprietà sopra citate.  La notizia è uscita fuori subito dopo che il curatore patrimoniale, nominato dal Tribunale di Bologna, Massimo Gambini, ha confermato di aver ultimato l'inventario dei beni di Dalla, non avendo ricevuto ancora notifica formale di accettazione dagli eredi. Si mette a disposizione degli eredi e si augura che sia rispettata l'ultima volontà di Lucio Dalla (qui a Sanremo 2012 con Pierdavide Carone), quella di creare una Fondazione, lo storico manager Bruno Sconocchia.

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