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Loredana Berté si racconta: “Mio padre era un violento, mio marito strafatto”

Intervistata da “Il fatto quotidiano”, la cantante ha raccontato la sua infanzia difficile, il dolore per la perdita della sorella Mia Martini e il rapporto conflittuale con il tennista Bijorn Borg.
A cura di Daniela Seclì
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Intervistata da Malcom Pagani, per "Il Fatto Quotidiano", Loredana Berté racconta la sua infanzia e il difficile rapporto con il padre. Di lui dice:

"Era violento. Voleva un figlio maschio e detestava le bambine. Ha fatto cose orribili che non ho dimenticato. Ha preso a calci mia madre e le ha somministrato strane cose"

Torna, inoltre, a parlare del giorno della tragica morte di Mia Martini. Come aveva ricordato nel corso di una recente intervista a Domenica Live, quel giorno il suo telefono suonò a lungo, ma la cantante non rispose perché pensava fossero gli organizzatori di un evento a cui non si era presentata.

"Prima di morire mia sorella Mimì mi chiamò a lungo. Ma quel giorno c’era un’aria strana, ero svogliata. Svuotata. Avrei dovuto suonare e invece mi nascosi in casa. Convinta che mi cercassero gli organizzatori furibondi, al telefono non risposi. Suonò fino alle 6 di mattina. Non me lo perdonerò mai"

Poi aggiunge parole cariche di dolore che dimostrano chiaramente quanto quella ferita sia ancora aperta per lei:

"L’hanno ammazzata. E certo che ce l’ho con quell’assenteista del cavolo che sta lassù. Ma poi c’è davvero? – la cantante si riferisce a Dio – Dov’era quel cazzo di venerdì? Aveva da fare? Era troppo impegnato? Da quel giorno ho litigato con la vita e non ci ho ancora fatto pace. Mimì la sento sempre con me e non è vero che il tempo cancelli il dolore, anzi lo aumenta. È come se fosse successo ieri."

Racconta quindi cosa è successo dopo aver appreso la notizia:

"Mi chiusi in casa. Tre anni a guardare un soffitto. Ne uscii grazie a De André. […] Sto guardando la tv, vedo Mara Venier che piange. Cambio canale. Una foto di Mimì. Poi squilla il telefono. È Renatino (Renato Zero). Mi dice: ‘Spegni tutto, sto arrivando'. Credo fosse teletrasportato, fu lì in cinque minuti. E Mimì se ne era andata per sempre. In quella casa schifosa che gli aveva trovato suo padre, con gli scatoloni nell’angolo e il materasso per terra. Che peccato. Che dolore"

Loredana Berté risulta ancora sposata con il tennista Bijorn Borg. A "Il Fatto Quotidiano" ha descritto com'è andato il loro ultimo incontro.

"Bjorn era già molto preso dai vari bordelli che frequentava, non lo vedevo da 48 ore e tin-tin-tin gli ho buttato dalla finestra un divano, i piatti d’argento e tutte le coppettine dei suoi tornei. Dalla finestra della cucina vedevo Bambi, ma quel giorno si erano spaventati anche i cerbiatti. Era turbata anche la madre di Bjorn, le avevo scompagnato l’argenteria. Io ero molto incazzata e le parlai a brutto muso: ‘Se suo figlio non è qui entro 30 secondi me ne vado e chiedo il divorzio'. Rientrò strafatto. Bjorn era un aspirapolvere. Lo presi a botte, gli fracassai un paio di racchettine sulla schiena e quando la madre intervenne, gli diedi il resto: ‘Io mi sono sposata con te perché dovevi essere il padre dei miei figli, o te dai da fà oppure nun me vedi più'. Lui balbettava confuso, la str*** disse che avevo capito male e che non ci sarebbero stati figli se non di puro sangue svedese. ‘Avrei gradito l’informazione in anticipo'. Poi buttai un altro paio di medaglie dal balcone e me ne andai"

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