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La quarta serata di Sanremo ci dice che ritmo e musica possono salvare il Festival

Il festival arriva alla quarta serata, dopo i problemi tecnici e di lunghezza che hanno colpito la terza. Se i primi sono risolti, i secondi no, ma la gara continua comunque e questa sera tocca per la prima volta a tutti e 26 le canzoni dei Big. Tutta la serata pare avere una marcia in più, per fortuna. Si può fare.
A cura di Francesco Raiola
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Il festival arriva alla quarta serata, dopo i problemi tecnici e di lunghezza che hanno colpito la terza. Se i primi sono risolti, i secondi no, ma la gara continua comunque e questa sera tocca per la prima volta a tutti e 26 le canzoni dei Big, torna Ibra, ci sono Barbara Palombelli e Beatrice Venezi. Ma soprattutto c'è Gaudiano che si porta a casa la palma di vincitore dei Giovani di questo 71° Festival di Sanremo. E complimenti a lui e agli altri tre finalisti, per un poker di canzoni veramente vario e godibile.

C'è del cringe all'inizio, un po' di imbarazzo sullo sketch sul pene degli animali di Fiorello, per cui a volte ci si chiede il perché. Coma fa a essere quello che fa le battute incomprensibili sui fiori alle donne e poi duetta e diverte con un Lauro che stasera fa una Rolls Royce coi fuochi d'artificio? Un inno distorto à la Jimi Hendrix, le scale scese come se andasse all'altare e la sposa è Boss Doms. Questi quadri di Lauro non hanno sempre colpito il segno, per quanto ci riguarda, ma Lauro continua un percorso che alla fine continua a piacerci.

Un capitolo a parte merita Mahmood che arriva sul palco da protagonista assoluto. Insomma, a volte abbiamo i super ospiti in casa e cerchiamo qualcosa fuori. Era successo con Elodie qualche giorno fa, quando aveva creato un medley entusiasmante. Mahmood è un vero e proprio super ospite e il suo medley è trascinante, e fanno capire quanto Sanremo sia stato in grado di valorizzare un vero e proprio talento pure.

Insomma, Ama e Fiorello vanno più spediti, stasera, monologo a parte, sembra tutto più veloce, ritmato, con meno vuoti e anche le performance, concedetecelo, sono molto più rilassate. Pochissimi gli strappi, tante belle cose, da una Madame molto molto in forma, una "Musica leggerissima" di Colapesce Dimartino che domani rischia un apice di bellezza, con la sorpresa (per chi non li conosceva) bellissima de La Rappresentante di Lista, una Berti che non ne sbaglia una, una vera macchina di precisione, così come sono centratissime anche Noemi e Annalisa. I più glam sono senza dubbio i Maneskin che hanno la sfrontatezza dei vent'anni (a proposito, come Madame), ma è tutta la serata ad avere una marcia in più, per fortuna. Si può fare.

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