7 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“La morte di David Bowie potrebbe essere suicidio assistito”, la teoria di un DJ inglese

Lo sostiene Andy Peebles: “Diverse persone mi hanno detto che David ha pianificato la sua fine ma nessuno parlerà mai, per proteggere la sua famiglia e i suoi amici”.
A cura di Valeria Morini
7 CONDIVISIONI
Immagine

Si torna a parlare di sospetto suicidio per la morte di David Bowie, avvenuta lo scorso gennaio. Lo fa Lesley-Ann Jones, giornalista musicale amica dell'indimenticato trasformista del rock, che in un articolo da lei scritto per il Daily Mail riaccende l'attenzione sulla teoria del suicidio assistito, raccogliendo una dichiarazione del DJ Andy Peebles.

David Bowie moriva il 10 gennaio 2016, dopo una lotta di 18 mesi contro un tumore implacabile. Peebles, ex commentatore della BBC Radio che lo intervistò in varie occasioni, ipotizza che sia stato lo stesso artista a decidere la sua fine. Troppe le coincidenze: l'uscita dell'ultimo album "Blackstar" solo tre giorni prima per il suo 69esimo compleanno lascia pensare a una pianificazione. Inoltre, l'idea del suicidio sarebbe stata suggerita a Peebles da diverse persone, i cui nomi non vengono citati.

Sembra davvero che David Bowie abbia gestito in prima persona il momento della sua stessa fine. Due singoli pubblicati a così breve distanza, il più grande album della sua carriera lanciato il giorno del suo 69esimo compleanno. Poi, due giorni dopo, muore. Non so voi, ma non riesco a vederla come una coincidenza. Inoltre, diverse persone mi hanno chiamato dicendomi che la sua morte è stata il risultato di suicidio assistito. Chi l'ha aiutato, e come sono andate le cose, non lo sapremo mai. Sono sicuro che nessuno coinvolgerà la sua famiglia o i suoi amici più stretti, per proteggerli. David ha sempre gestito ogni singola fase della sua carriera. Perché per la sua morte dovrebbe essere diverso? Se è stato in grado di farlo alle sue condizioni, buon per lui. È quello che tutti vorremmo fare. Considero straordinario il modo in cui ha organizzato la sua fine.

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views