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“La fine del declino”, il tour di Colapesce si chiude nei teatri occupati siciliani

Lorenzo Urciullo/Colapesce arriva alla “fine del declino” con le ultime tre date prima di una pausa “senza scadenze, né obblighi”. Gli spettacoli si terranno nei teatri occupati siciliani a Messina, Catania e Palermo.
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Lorenzo Urciullo/Colapesce arriva alla "fine del declino" con le ultime tre date prima di una pausa "senza scadenze, né obblighi".

"Un meraviglioso declino" è stato l'album rivelazione del 2012, rieditato in un'edizione deluxe l'anno seguente. In mezzo numerosi premi e riconoscimenti, la "Targa Tenco" come migliore opera prima del 2012, quella del "MEI/Medimex" sempre per il miglior esordio, poi la collaborazione con Meg in un brano, "Satellite", ed un tour, il "Bipolare", risultato tra i più interessanti ed innovativi del 2013. Con queste premesse e questi risultati, Colapesce si avvia ad una pausa dalle attività salutando tutti in tre serate, chiamate per l'occasione "La fine del declino": il 10 ottobre al Teatro Pinelli Occupato di Messina, l'11 ottobre al Teatro Garibaldi Occupato di Palermo, il 12 ottobre al Teatro Coppola/Teatro dei Cittadini adi Catania.

Il ritorno sarà senza scadenze e né obblighi, soltanto quando il cantautore sarà pronto alla pubblicazione di un nuovo album. La scelta di concludere in Sicilia, questo cammino così ricco di soddisfazioni per l'artista, unisce alla voglia di restare a respirare aria di casa (Colapesce/Lorenzo Urciullo deve il suo nome d'arte proprio ad una leggenda messinese), l'esigenza di dare luce a realtà sociali ed autogestite quali i teatri occupati di Messina, Palermo e Catania. Tutti e tre i concerti saranno ad offerta libera e l'incasso della data di Palermo sarà utilizzato per ricomprare l'amplificazione del Teatro Garibaldi, vittima di un furto nei giorni scorsi. Come di consueto, sarà uno spettacolo completamente inedito ed a quattro mani: la voce di Colapesce, chitarra acustica ed effetti, ed i disegni di Alessandro Baronciani, uno degli illustratori italiani più celebrati e talentuosi, autore di “Quando tutto diventò blu”, la graphic novel a cui è ispirato proprio il titolo di uno dei brani di Colapesce.

Strade nuove. "Fra i tanti meriti di Colapesce, c'è quello di avere aperto alla nostra canzone una strada mai battuta", scriveva Federico Guglielmi nel dicembre 2012, in apertura proprio al disco "Un meraviglioso declino deluxe". Considerando che ci sarà una lunga pausa prima di rivederlo sul palco, il consiglio è di non mancare ad una delle tre tappe, per ascoltare dal vivo la rivelazione degli ultimi due anni.

 

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