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L’assenzio di J-Ax e Fedez che invita a imparare dagli sbagli commessi

È uscito “L’assenzio”, il secondo singolo firmato da J-Ax e Fedez con la collaborazione di Levante e Stash, estratto dall’album che uscirà il prossimo gennaio.
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Dopo l'annuncio dei giorni scorsi da oggi è possibile ascoltare il nuovo singolo firmato da J-Ax e Fedez "L'Assenzio", il secondo estratto dall'album che uscirà il prossimo gennaio e segnerà il debutto di una coppia inedita solo discograficamente dal momento che è noto il loro rapporto che va avanti da anni, e che da amicizia si è trasformata in affari, grazie alla Newtopia, l'etichetta di cui sono proprietari e che pubblicherà anche il loro album e che ha nel roster artisti come Fabio Rovazzi e Greta Menchi oltre ai due rapper.

Due singoli e due facce della stessa medaglia

Non si conoscono molti dettagli su quello che sarà, se non che il titolo farà discutere come spiegò proprio Fedez durante una delle sue dirette su Facebook: "È un titolo ironico e non so in quanti coglieranno l'ironia, perché l'ironia è il privé dell'intelligenza, quindi verrà criticato, però è giusto sbattersene. Probabilmente affronteremo anche delle cause (…) detta così sembra che è una bestemmia ma è un titolo concettuale che rompe un tabù socio culturale e sdogana quello che non si è mai sdoganato". Quel che è certo è che con questo nuovo singolo hanno mostrato due facce diverse, segnate sempre dalla volontà di mandare un messaggio, ma con un ritmo diverso e, nel caso specifico, anche con due ospiti, ovvero la cantautrice siciliana Levante e il cantante dei The Kolors Stash, che li accompagnano e forse aprono alla possibilità che non siano gli unici feat dell'album.

Il significato di L'Assenzio

Non è caciarona come "Vorrei ma non posto" ma più lenta con un testo ricco di parole – a differenza di quanto spesso si ascolta con canzoni ‘da classifica' – e il tocco alla produzione del duo Ketra e Tagaki, autori di alcune delle maggiori hit di questi ultimi anni, tra cui "Roma-Bangkok". Una canzone che invita a fermarsi e a pensare alle cose care, che si guarda indietro per far sì che si possa imparare dagli sbagli commessi: "E ho pregato Dio prenditi i soldi, la mia moto e la carriera ma non portarti via la mia ragazza. E in un attimo solo capire veramente quello che conta, realizzare per tempo che nessuno vive per sempre. Quando è domenica in casa in hangover, invece che andare a trovare la nonna (…) Me ne pento amaramente, perché quando corri per vincere, non vedi quello che perdi: tua mamma chiama in ufficio, tu rispondi In fretta e coi nervi".

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