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L’arte visiva di Brian Eno aprirà la nuova edizione del Medimex

L’apertura della nuova edizione del Medimex, il Salone dell’innovazione musicale, che si terrà a fine ottobre è affidata a Brian Eno, fondatore dei Roxy Music e artista visuale, che presenterà l’installazione Light Paintings.
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Dal 29 al 31 ottobre prossimo si terrà la quinta edizione del Medimex, il Salone dell’innovazione musicale promosso da Puglia Sounds, uno degli appuntamenti più importanti per gli addetti al settore. Un'occasione che da anni porta a Bari alcuni dei maggiori attori del panorama musicale italiano e internazionale, tra presentazioni, concerti inediti e incontri. Lo scorso anno, mattatore dell'edizione fu Vasco Rossi che proprio in quella occasione presentò in anteprima il suo ultimo album ‘Sono innocente', che a breve sarebbe diventato l'album più venduto del 2014. Quest'anno gli organizzatori non hanno voluto essere da meno e hanno deciso di ospitare un'anteprima del progetto di uno dei maggiori artisti che ci ha dato il secolo scorso, ovvero Brian Eno. Fondatore dei Roxy Music, con cui ha inciso i primi due album della band: ‘Roxy Music' e ‘For Your Pleasure' prima di darsi a una fortunata carriera solista che lo ha visto protagonista oltre che di tantissime collaborazioni importanti anche di numerose colonne sonore. Eno, però, è stato anche un enorme sperimentatore nel campo dell'arte visiva soprattutto attraverso il controllo e l’uso della luce e proprio in questa veste sarà protagonista al Medimex.

Al teatro Margherita Eno presenterà in esclusiva assoluta l'installazione ‘Light Paintings', con vernissage il 28 ottobre e apertura al pubblico dal giorno seguente sino al 14 novembre, mentre negli spazi espositivi della Fiera del Levante il musicista sarà protagonista del primo incontro d’autore durante la giornata inaugurale del 29 ottobre. L'istallazione è composta da 77 Million Paintings e Light Boxes, insieme di opere "dipinte con la luce"

Sino a quando lo schermo sarà considerato solo un’estensione di film o tv, il futuro potrà riservarci esclusivamente un crescente livello di isteria. Invece a me – spiega Eno – interessa rompere il rigido rapporto tra spettatore e video: fare in modo che il primo non rimanga più seduto, ma osservi lo schermo come si ammira un dipinto.

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