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Jennifer Lopez chiama Iggy Azalea per un sexy remix di “Booty”

Jennifer Lopez ha messo in rete il nuovo remix del suo singolo “Booty”, fatto assieme a Iggy Azalea con cui ha condiviso una nuova copertina sexy. Voglia di novità o espediente di marketing?
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Jennifer-Lopez-Iggy-Azalea-booty
Jennifer Lopez e Iggy Azalea per il remix di Booty

Forse Jennifer Lopez deve aver avuto qualche ripensamento sulla sua collaborazione con Pitbull per il suo singolo "Booty", o forse le scarse vendite di singolo e album, devono averle fatto pensare che c'era bisogno di dare una piccola spinta al marketing di un brano che non è decollato, nonostante il "booty" (sedere, ndr) della cantante, che ne ha fatto un marchio di fabbrica della propria carriera. Insomma niente a che vedere coi numeri di "We Are One", il singolo mondiale in cui ha collaborato con Pitbull e Claudia Leitte, e così c'era bisogno di rivedere qualcosa.

È questo, probabilmente, il motivo per cui la cantante ha deciso di chiamare Iggy Azalea per un remix del brano. E soprattutto per dare una rinfrescata alla cover del singolo. Iggy Azalea, infatti, oltre a essere una delle cantanti americane più in vista del momento è anche una delle più sexy e chiacchierate del circuito. Sulla nuova copertina del singolo, quindi, troverete Jennifer Lopez e la Azalea in costume intero che si danno le spalle. Insomma, si punta su un'immaginario sexy che ultimamente va per la maggiore e gli sguardi sensuali e i costumi non sono messi là a caso assieme a tacco alto e pose sexy. D'altronde la strada era stata già cercata con il titolo del brano che, però, era stato apporvato anche dai figli della cantante.

"Inizialmente mi ero detta che mai in vita mia avrei cantato una canzone dal titolo ‘Big Booty'. Poi mi sono ritrovata in auto coi miei gemelli e appena hanno ascoltato la canzone sono impazziti. Amavano questa canzone e proprio per questa l'ho registrata" dichiarò qualche mese fa Jennifer Lopez a Jimmy Kimmel, in occasione della promozione del suo ultimo "A.K.A.", cercando, chissà una qualche ulteriore giustificazione a un titolo provocatorio (più à la Nicki Minaj, diremmo, per restare in ambito Mtv Video Music Awards), che però non era servito a fare il botto.

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