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James Morrison è tornato: “Anni strazianti, in cui ho perso padre, fratello e nipote”

Dopo quattro anni di assenza dalle scene, il cantautore britannico è tornato con un nuovo album, “Higher Than Here”. In un’intervista commossa al Daily Mail, spiega i motivi che l’hanno tenuto lontano dal palco: ha dovuto fare i conti con i suoi demoni e con la morte del padre, del fratello e del nipote.
A cura di Valeria Morini
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Che fine ha fatto James Morrison? Il cantautore inglese oggi 31enne, esploso nel 2006 con il singolo "You Give Me Something" e con l'album d'esordio "Undiscovered" sembrava letteralmente scomparso, dopo tre dischi e 4 milioni di copie vendute in tutto il mondo. E invece, Morrison è finalmente tornato con un nuovo lavoro intitolato "Higher Than Here" e pubblicato lo scorso ottobre. La rinascita artistica dell'artista britannico è anche esistenziale, dal momento che la lunga assenza dai palcoscenici e dalla ribalta mondiale è dovuta ad anni terribili in cui Morrison ha dovuto fare i conti con la scomparsa del padre, del fratello e del nipote nel giro di pochissimo tempo. Un periodo davvero drammatico, quello che il cantante ha vissuto, e da cui è riuscito a uscire grazie all'amore per la figlia Elsie. Come ha dichiarato a Daily Mail, oggi è "felice come non è mai stato prima". Nell'intervista al tabloid britannico, Morrison spiega perché è rimasto lontano dalla musica tanto a lungo e come è riuscito a superare le tragedie personali e i suoi demoni.

Tre tragedie in pochi anni

Finalmente, l'artista trova il coraggio di raccontare quegli anni dolorosi:

Nel giro di tre anni, ho perso il mio papà, Paul, mio ​​fratello Alexis, che aveva 43 anni, e mio nipote Callum, che ne aveva solo 21. Alexis e Callum sono morti ad appena un anno di distanza. 

La perdita del papà è stato un trauma orribile, per James Morrison:

La notte in cui è morto per un attacco di cuore, ero in tour. Avevo lasciato il mio cellulare nello studio di registrazione la sera prima e, quando l'ho recuperato, era pieno di chiamate perse di mio padre. Nessun messaggio, solo chiamate perse. È stato terribile. Non saprò mai che cosa voleva dirmi.

Nell'intervista, Morrison non precisa le circostanze della morte del fratello e del nipote, eventi troppo strazianti da ricordare. Inconsolabile e restio a mostrarsi in pubblico, il cantante si è rintanato in un remoto villaggio nel Gloucestershire, scomparendo per anni dalla scena pubblica.

La rinascita grazie alla figlia Elsie

Poi, Morrison è rinato a vita nuova, soprattutto per merito della sua bambina:

È la cosa più bella che ci sia. Cantare, scrivere canzoni, sono la mia passione, certo. Ma niente, assolutamente niente è meglio di essere padre papà. Mia figlia Elsie è la gioia assoluta della mia vita.

Anche la gioia della paternità, però, è funestata da un dramma personale: nonostante lui e la compagna Gill lo desiderino moltissimo, non hanno la possibilità di avere altri figli:

Mi piacerebbe molto avere altri bambini, ne vorrei tre. Ma quando Gill, la mia compagna, era incinta di Elsie, ha scoperto di avere problemi ai reni, il che significa che non potrà esserci un'altra gravidanza. La fecondazione in vitro non è mai stato un'opzione. Ho sentito storie orribili in proposito e credo molto più nella natura che non in un processo artificiale. Anche se non siamo destinati ad avere altri figli, sono contento. Mi sento molto fortunato ad avere la mia bella Elsie.

"Scrivere canzoni è un modo per sconfiggere i miei demoni"

La vita di Morrison non è mai stata facile sin dall'infanzia, quando ha dovuto fare i conti con la povertà e con la malattia: rischiò infatti di morire o di riportare danni cerebrali a causa della pertosse. Negli anni, ha dovuto fare i conti con quelli che chiama i suoi "demoni" (principalmente, la mancanza di autostima), che spesso l'hanno spinto a bere.

La mia infanzia è stata povera e mi ho sempre sentito che un ragazzo "senza voce". Poi, improvvisamente, ho avuto una voce. Una grande voce. Ma superare i miei demoni non è stato facile. Scrivere canzoni è il mio modo di sconfiggerli.

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