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J-Ax: “Ricevo minacce di morte dai No-Vax, mi mandano foto di proiettili”

Il rapper, tornato sulla scena con il nuovo disco Surreale, svela di aver ricevuto minacce via social, anche di morte, da parte dei No-Vax: “Ma sono sempre profili anonimi, non ci mettono mai il nome”. J-Ax è un convinto sostenitore dei vaccini, dopo aver sperimentato il Covid: “Ho visto la morte da vicino, ero terrorizzato”.
A cura di Valeria Morini
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Foto di Fabrizio Cestari
Foto di Fabrizio Cestari

J-Ax è stato minacciato di morte da alcuni hater per le sue posizioni sui vaccini anti-Covid. In occasione dell'uscita del suo nuovo disco Surreale, il rapper aveva già ribadito il suo pensiero sull'argomento, manifestando la sua totale contrarietà ai negazionisti e ai No-Vax. In un'intervista al Corriere della Sera il rapper è tornato su questo tema delicato, svelando di aver ricevuto addirittura minacce di morte.

Aver superato il Covid mi ha portato a schierarmi anche per un mondo meno egoista, rafforzando la mia propaganda sui vaccini che mi ha portato molti hater no-vax e minacce, anche di morte. Una volta ti mandavano dei proiettili, adesso foto di proiettili. Ma sono sempre profili anonimi, non ci mettono mai il nome. Io capisco che sia tutto nuovo ed è vero che non si sa molto su questi vaccini, ma basta per capire che è la scelta giusta, anche pensando agli altri, per non intasare le terapie intensive. Viene confuso il vaccino con l’antidoto, anche, ma alla fine sono tutte scuse che la gente si trova perché ha paura.

Con la moglie Elaina Coker
Con la moglie Elaina Coker

J-Ax e la terribile esperienza con il Covid

Se in passato J-Ax era aperto a parlare con i negazionisti del coronavirus, l'aver vissuto in prima persona l'esperienza del Covid lo ha spinto a diventare un sostenitore del vaccino, senza "se" e senza "ma". Ad aprile, infatti, sia lui che la moglie Elaina Coker e il figlio Nicholas si sono contagiati. "Ho visto la morte da vicino, ero terrorizzato", racconta Alessandro Aleotti, che è stato molto male e ha riscoperto la preghiera. Su quell'esperienza ha ascritto anche un brano, "Voglio la mamma".

Avevo mal di ossa, ma era un mal di ossa mai provato prima, mal di stomaco, ma un mal di stomaco mai provato prima, lo stesso con il mal di testa. Era qualcosa di esageratamente più forte rispetto a come siamo abituati: la sensazione è che il tuo sistema immunitario stia fronteggiando qualcosa a cui non era abituato. Lo avverti proprio. È come un imprinting: ti scopri a recitare quelle preghiere che ti avevano insegnato da bambino. Per dieci giorni sono stato veramente male, non dormivo la notte e la preghiera era che tutto non arrivasse ai polmoni. Mia moglie non riusciva più a mangiare: non lo ha fatto per quattro giorni. Lei non riusciva ad alzarsi dal letto e io giocavo con mio figlio, che ha quattro anni. Il mio pensiero era: e se io peggioro, lui con chi va? Chi lo tiene? Come si fa?”. Mi sforzavo di mangiare tenendo chiusa la bocca con le mani, per cacciare i conati di vomito: sentivo che dovevo farlo, per avere la benzina per stare con lui. Per fortuna abbiamo una casa abbastanza grande, con un giardino. Ci siamo inventati un po’ di giochi, abbiamo fatto mille disegni. E ringraziando l’entità superiore che non vogliamo per forza chiamare Dio, ne siamo usciti.

Il nuovo disco Surreale, quando J-Ax andrà in tour

Surreale è uscito venerdì 27 agosto, con 11 tracce e featuring con Jake La Furia, Francesco Sarcina, Ermal Meta e Federica Abbate. Niente tour per ora, l'intento è fare appena possibile una serie di concerti nei pub. L'idea di J-Ax è di tornare a suonare dal vivo quando le condizioni lo renderanno possibile: impensabile per lui, al momento, fare un concerto con spettatori seduti, motivo per cui ha deciso di riprendere quando non ci sarà pericolo per la band e per il pubblico.

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