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J-Ax mette una lapide sugli Articolo 31: “Fine al progetto come lo conoscevate”

J-Ax ha risposto a Dj-Jad, metà di quelli che furono gli Articolo 31, a seguito di un’intervista in cui Jad denunciava la diffida fattagli dal produttore Godi e accusava Ax di non essersi comportato bene nei suoi confronti.
A cura di Redazione Music
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J-Ax
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Con un lungo video postato sulla sua pagina Facebook J-Ax mette una lapide sui furono Articolo 31 e risponde a un'intervista che il vecchio amico e sodale Dj-Jad ha dato a Blogo qualche giorno fa, quando denunciò la diffida arrivatagli da Franco Godi, produttore della band, per la volontà da parte del musicista di utilizzare il marchio di quella che è stata una delle realtà hip hop più note degli anni '90. "Gli volevo bene come a un padre" ha detto Jad, spiegando di non aver mai ceduto i diritti e dichiarando di come J-AX non si fosse neanche preso la briga di fargli le condoglianze quando morì la madre del dj.

Ci pensa J-Ax a riportare un'altra versione, almeno per quanto riguarda il marchio, partendo dall'esperienza Articolo 31: "Amo e rispetto il mio passato, ma sono contento di vivere il mio presente. Per l'ennesima volta sono costretto a difendermi dalla filosofia opposta, ovvero, odiare il presente e per questo mancare di rispetto al passato. la storia è questa, qualche settimana fa è stata inoltrata ai promoter questa mail che diceva "Comeback Tour degli Articolo 31″. in parecchi mi hanno contattato per chiedermi se ci fosse in programma una reunion. Non solo non ci sarà una reunion, ma questa iniziativa pone una lapide definitiva al progetto Articolo 31 come lo conoscevate"

Il rapper, che ha da poco terminato la prima parte del tour con Fedez, spiega come non supporti affatto l'iniziativa dell'ex collega spiegando che, sì, decisero all'epoca, per varie ragioni, di cedere i diritti a Godi "un po' perché giovani e sprovveduti e per garantire il suo utilizzo con un coinvolgimento sincero di noi tre, un modo per proteggere la nostra storia", ma è soprattutto il suo percorso personale successivo che il cantante tiene a difendere

Io mi sono ricostruito, ripartendo da zero una mia carriera e i primi anni avrei fatto più soldi mettendo il nome e nei miei concerti faccio solo brani di "Domani smetto", di cui scrissi tutte le canzoni, album che ci riportò nei palazzetti dopo essere finiti a suonare davanti a 800 persone nei club. Inserendo quei pezzi in scaletta avrei vissuto di rendita ma di un passato che non vivo più e ho scritto una nuova storia, ignorato dai media e supportato solo dai fan. Tanti di questi hanno scoperto il resto, facendo guadagnare il catalogo.

Poi Ax si scusa per le condoglianze non date, spiega che ha provato a far cambiare idea a Godi sulla diffida spiegando che da questo momento in poi ritiene Jad libero di fare quello che vuole, e di far diventare questo progetto, se ci tiene, non una reunion, ma una cover band:

Sono stato immaturo e stupido soprattutto per un avvenimento simile. Detto questo, non capisco cosa c'entri con gli Articolo 31 oggi, ho terminato un progetto in cui non credevo più e ne ho cominciato uno nuovo, senza rubare niente a nessuno. Queste cattiverie mi hanno fatto male, e ammetto che sì ogni tanto ho pensato di chiamarti per fare una piccola reunion, pensavo che i tempi fossero maturi, oggi non sarebbe stato un modo per grattare via dei soldi, ma uno per onorare una band che ha cambiato la musica italiana, però per comportamenti come questi questo non accadrà mai. Ho chiesto lo stesso a Franco di ritirare la sua iniziativa legale nei tuoi confronti, sono appena diventato papà e faremo di tutto per i figli e dice che finché dirai che il marchio è tuo le sue azioni legali continueranno.

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